"Hanno scelto per noi i colori del cielo e della notte".
E ancora: "100 anni di sfide, di vittorie e di orgoglio". Pausa. "Di tantissimo orgoglio".
L'avevo visto pochi giorni fa ospite di Controcampo, e dalla sua reazione tipicamente interista verso chi azzardava un parallelo tra le nove giornate di squalifica prese da Boninsegna nel '67/'68 e la probabile stangata in arrivo per Antonio Cassano, avevo capito subito che aria tirasse nella sua testolina Onesta. Non scherziamo, peggio Cassano. E ti pareva.
Durante il breve monologo recitato alla festa Onesta del centenario, il Brindellino (in quanto figlio del "Brindellone quello alto") ha rimarcato nuovamente quanto orgoglio possano e debbano ostentare tutti gli interisti del mondo rispetto ai loro colleghi, tifosi anch'essi ma di colori diversi. Non è una libera interpretazione, la mia, perché il suo sguardo misto di fierezza, sfida e disprezzo era chiaro come il sole. Non per niente Gianfelice Facchetti, di mestiere, fa l'attore.
La solita sciacquapallosissima menata dell'Onestà era già stata ribadita dal petroliere ecologista l'altro giorno con l'uscita più comica dell'anno ("La squadra di prestigio di Milano nel mondo è l'Inter, per ciò che ha vinto e per non avere mai avuto problemi con la giustizia").
Passi per la giustizia, almeno fino a quando non cesserà di essere emanazione incontrastata e incontrastabile dei suoi desideri o dei suoi capricci, ma per le vittorie ci voleva un bel coraggio a dire una simile vaccata. Davanti al risentimento di Galliani per l'affronto, il petroliere aveva subito fatto una mezza retromarcia (bontà sua, mica per niente è un signore), ma solo ventiquattro ore dopo ha puntualmente rincarato la dose ("Non volevo offendere il Milan, ma non è colpa nostra se l’Inter è diversa dagli altri"). E ti ri-pareva.
I colori del cielo e della notte. Non me ne voglia, il Brindellino, ma a me il nero e l'azzurro dell'Inter ricordano più i colori del Viagra e del petrolio. Il Viagra perché anche l'Inter - così come certi pinoli non più disposti a stare in piedi senza l'aiutino farmacologico - è oggi l'emblema di chi fa ciò che gli pare solo grazie al lassismo più totale di chi dovrebbe vigilare sugli sviluppi del nuovo mondo pulito ed Onesto (giustizia sportiva, arbitri, federazione, avversari col sorriso, ecc.): i famosi aiutini, appunto (o aiutoni, come dice il genio della lampada abbronzante Francesco Totti). Anche se non farmacologici.
Per il petrolio, invece, beh... non credo di dovervelo spiegare.
P.S. Prima che squadriglie di "diversi" inorriditi arrivino a censurare le definizioni di Brindellino e Brindellone - come sempre avviene quando si osa parlare male di qualcuno che non c'è più - una precisazione: quando Luciano Moggi definì Brindellone il presidente dell'Inter, costui era vivo e vegeto. Inoltre, per i meno attenti, faccio notare che il termine Brindellone (così come Pennellone, Perticone o cos'altro vi venga in mente) è solo il soprannome che in genere viene riferito alle persone molto alte (di statura).
Prima di stracciarci le vesti in fastidiose filippiche sullo sfregio morale postumo di quella definizione (basta anche con questa, di menata), sarebbe interessante poter prendere visione - magari su un bel tabulato TIM - di come viene (e veniva) definito il dg della Juventus nelle conversazioni tra Onesti, per esempio, sia prima quando erano vittime del mondo intero, sia oggi che quel truffatore non può più nuocere.
Dei due di picche di Ilaria D'Amico ad Alessandro Moggi, abbiamo ampiamente letto. Dei complimenti di Giraudo alle qualità manageriali non proprio eccelse del figlio di Bettega, abbiamo ampiamente letto. Dei commenti di Giraudo sulla professionalità eccezionale di Capello - mentre con Lippi si finiva sempre col parlare di barche o di figa - abbiamo ampiamente letto.
Degli incontri di Facchetti alla sede dell'Inter con l'arbitro Nucini, abbiamo letto pochino. Di Facchetti a far la nanna a casa di Bergamo, abbiamo letto pochino. Di Facchetti che chiamava i designatori al telefono come tutti gli altri, abbiamo letto pochino.
Certo ne abbiamo scritto parecchio, ma non è proprio la stessa cosa. Credo che anche questo particolare, come quello del petrolio alla fine del post, non sia così difficile da capire.
E ancora: "100 anni di sfide, di vittorie e di orgoglio". Pausa. "Di tantissimo orgoglio".
L'avevo visto pochi giorni fa ospite di Controcampo, e dalla sua reazione tipicamente interista verso chi azzardava un parallelo tra le nove giornate di squalifica prese da Boninsegna nel '67/'68 e la probabile stangata in arrivo per Antonio Cassano, avevo capito subito che aria tirasse nella sua testolina Onesta. Non scherziamo, peggio Cassano. E ti pareva.
Durante il breve monologo recitato alla festa Onesta del centenario, il Brindellino (in quanto figlio del "Brindellone quello alto") ha rimarcato nuovamente quanto orgoglio possano e debbano ostentare tutti gli interisti del mondo rispetto ai loro colleghi, tifosi anch'essi ma di colori diversi. Non è una libera interpretazione, la mia, perché il suo sguardo misto di fierezza, sfida e disprezzo era chiaro come il sole. Non per niente Gianfelice Facchetti, di mestiere, fa l'attore.
La solita sciacquapallosissima menata dell'Onestà era già stata ribadita dal petroliere ecologista l'altro giorno con l'uscita più comica dell'anno ("La squadra di prestigio di Milano nel mondo è l'Inter, per ciò che ha vinto e per non avere mai avuto problemi con la giustizia").
Passi per la giustizia, almeno fino a quando non cesserà di essere emanazione incontrastata e incontrastabile dei suoi desideri o dei suoi capricci, ma per le vittorie ci voleva un bel coraggio a dire una simile vaccata. Davanti al risentimento di Galliani per l'affronto, il petroliere aveva subito fatto una mezza retromarcia (bontà sua, mica per niente è un signore), ma solo ventiquattro ore dopo ha puntualmente rincarato la dose ("Non volevo offendere il Milan, ma non è colpa nostra se l’Inter è diversa dagli altri"). E ti ri-pareva.
I colori del cielo e della notte. Non me ne voglia, il Brindellino, ma a me il nero e l'azzurro dell'Inter ricordano più i colori del Viagra e del petrolio. Il Viagra perché anche l'Inter - così come certi pinoli non più disposti a stare in piedi senza l'aiutino farmacologico - è oggi l'emblema di chi fa ciò che gli pare solo grazie al lassismo più totale di chi dovrebbe vigilare sugli sviluppi del nuovo mondo pulito ed Onesto (giustizia sportiva, arbitri, federazione, avversari col sorriso, ecc.): i famosi aiutini, appunto (o aiutoni, come dice il genio della lampada abbronzante Francesco Totti). Anche se non farmacologici.
Per il petrolio, invece, beh... non credo di dovervelo spiegare.
P.S. Prima che squadriglie di "diversi" inorriditi arrivino a censurare le definizioni di Brindellino e Brindellone - come sempre avviene quando si osa parlare male di qualcuno che non c'è più - una precisazione: quando Luciano Moggi definì Brindellone il presidente dell'Inter, costui era vivo e vegeto. Inoltre, per i meno attenti, faccio notare che il termine Brindellone (così come Pennellone, Perticone o cos'altro vi venga in mente) è solo il soprannome che in genere viene riferito alle persone molto alte (di statura).
Prima di stracciarci le vesti in fastidiose filippiche sullo sfregio morale postumo di quella definizione (basta anche con questa, di menata), sarebbe interessante poter prendere visione - magari su un bel tabulato TIM - di come viene (e veniva) definito il dg della Juventus nelle conversazioni tra Onesti, per esempio, sia prima quando erano vittime del mondo intero, sia oggi che quel truffatore non può più nuocere.
Dei due di picche di Ilaria D'Amico ad Alessandro Moggi, abbiamo ampiamente letto. Dei complimenti di Giraudo alle qualità manageriali non proprio eccelse del figlio di Bettega, abbiamo ampiamente letto. Dei commenti di Giraudo sulla professionalità eccezionale di Capello - mentre con Lippi si finiva sempre col parlare di barche o di figa - abbiamo ampiamente letto.
Degli incontri di Facchetti alla sede dell'Inter con l'arbitro Nucini, abbiamo letto pochino. Di Facchetti a far la nanna a casa di Bergamo, abbiamo letto pochino. Di Facchetti che chiamava i designatori al telefono come tutti gli altri, abbiamo letto pochino.
Certo ne abbiamo scritto parecchio, ma non è proprio la stessa cosa. Credo che anche questo particolare, come quello del petrolio alla fine del post, non sia così difficile da capire.
33 commenti:
"Di Facchetti a far la nanna a casa di Bergamo, abbiamo letto pochino. Di Facchetti che chiamava i designatori al telefono come tutti gli altri, abbiamo letto pochino..."
forse perchè non vi è uno straccio di prova che tali cose siano accadute...a parte la parola dei designatori medesimi.
o no?
E delle altre le prove le avete create voi vero intertristi?
100 anni buttati nel cesso...
Vedi Napoli e poi parla.
Sempre che ce la facciano vedere, 'sta Napoli.
Vero Beatrice e Narducci?
A memoria non mi ricordo di una pacchianata così ostentata e tanto seguita dai media. Nessuna sorpresa, comunque, per le ripetute vaccate di stile emerse e diffuse nel suo svolgimento.
Stendendo un velo pietoso sulla festa, a me l'azzurro ricorda tanto i puffi (chissà poi perché) ed il nero, invece, il colore dei lividi delle botte che hanno sempre preso da Juve, Milan e in generale un po' qua e la in giro per l'Europa: delle figure di merda inenarrabili, spesso finite con risse, lanci di petardi e motorini, tutto rigorosamente in perfetto stile “Honesty”. Ed ho l'impressione che non tutto sia finito!
Altri 100 anni così glieli auguro di cuore, con tutta onestà.
E per la dedica - se mi permetti Trillo - li rinvio al tuo link
http://www.shingokick.supereva.it/bravo.swf
Ricordo invece, così a naso, di un tizio che si offrì di pedinare De Santis.
Ma non saltò fuori nulla.
Ovviamente, ça va sans dire, tutto solare, onesto, dignitoso per coloro i quali non hanno mai avuto nulla a che fare con la giustizia.
Sarebbe antipatico.
Ora scusami Lego, ma mi giro dall'altra parte e vomito.
tanta carne al fuoco
Trillo: se non sbaglio a napoli è un processo penale. vedremo cosa verrà fuori. resta il fatto che, come sai sicuramente meglio di me, vi sono dei comportamenti penalmente NON perseguibili ma che tuttavia configurano un illecito sportivo (es il consumo di sostanze dopanti, per dirne una..)
RobertoJ29
io ero allo stadio, a me non è sembrata una pacchianata, ma ovviamente sono di parte: e solo a veder entrare in campo Matthaeus mi è venuta la pelle d'oca. non penso, ovviamente, che un tifoso di un'altra squadra possa comprendere questo.
quello che non capisco è come mai un tifoso di un'altra squadra abbia sentito il bisogno di guardare la festa x i 100 anni dell'Inter: io mica guardo le celebrazioni vostre o del milan, per dire....
Scirea
io continuo a sostenere che per accusare qualcuno di qualcosa siano necessarie le prove.
se NON vi sono intercettazioni su di noi, è troppo facile dire SENZA PROVE "non le hanno cercate" oppure "c'erano ma le hanno fatte sparire"...perchè, ragionando così, nessuno sarebbe in grado di dimostrare la propria innocenza in alcunchè.
Io, ad esempio, NON sono in grado di dimostrare di NON avere spedito pizzini come Provenzano.
anche se NON li ho mai spediti.
ma alla base del diritto vi è il fatto che l'onere della prova spetta a chi accusa.
Bergamo dice che Facchetti lo chiamava? bene, esibisca le prove, cazzo chieda copia dei tabulati, faccia qualcosa.
dice che facchetti dormiva a casa sua?? chiami i vicini a testimoniare, il barista all'angolo che confermi di averli visti a far colazione assieme all 8 del mattino...insomma, facchetti era conosciutissimo, qualcuno lo avrà ben visto gironzolare nei dintorni di casa Bergamo...o no??
PROVE. solo quelle chiedo.
Scusami Scirea, ma oggi è la seconda volta che ti vedo un po' in difficoltà con lo stomaco: non avrai mica assagiato la torta degli Onesti?
Guarda che è veleno per chi non è moralmente a posto: da subito compare nausea e vomito (nei più disonesti perfino diarrea), e poi a seguire compaiono complicanze irreversibili tipo sparare cazzate (esempio: noi vinciamo senza rubare), credere ai marziani (tipo: senza una banda di truffatori avremmo vinto lo scudetto del 5 maggio), eccetera eccetera.
In caso di bisogno consulta il seguente sito:
www.centroantiveleni.it
Buona fortuna ;)
Guarda Lego che non ho assolutamente sentito il bisogno di guardare la vostra "festa": me la sono dovuta sorbire in piccoli pezzettini perchè, come dicevo, gli hanno dato uno spazio mediatico che è già quello molto pacchiano (o meglio da palazzinari, per citare Verdone). Tu forse eri allo stadio e non te ne sei accorto, ma non c'è stato programma sportivo che non si sia "collegato" con la Festa dell'Onestà ed il suo (il tuo) presidente (Sky, Rai, Mediaset). Se permetti, poi, se gli scampoli che mi vengono sottoposti mi propongono pure i deliri del vostro Petrolcomico (lui si, non è mai "collegato"), allora potrai anche sopportare (anche se non condividere) alcuni miei giudizi, visto che quando rientri dallo stadio invece che andare sui siti intertristi vieni spesso qui, su questo ottimo di Trillo.
Io, potendo scegliere, non ho mai visitato un blog nerazzurro: tu perchè lo fai?
Per avere le prove bisogna cercarle
ed esibirle e questo spetta agli
inquirenti non agli inquisiti, ciò
detto dovrebbe apparire alquanto strano anche ad un tifoso che in un
periodo in cui NON era vietato anzi
incentivato dalla Federazione il
rapporto fra società e designatori
non appaiano contatti Solo da parte
dell'inter!!!
Eccesso di zelo (sbianchettamento)
da parte della telecom che effettuavale intercettezioni?
E'questa l'ipotesi di uno juventino
ma se ne hai una diversa faccela sapere
Le recenti vicende hanno dimostrato
che le prove non servono basta ed
avanza "Il sentimento popolare"
Chiaramente non per gli onesti a
prescindere
roberto
visito questo blog in quanto, prima di essere bannato da J1897 (e credimi, senza motivo, non sono di quelli che entra nei forum altrui x prendere per il culo e men che meno per insultare) avevo letto alcuni interventi sensati di Trillo medesimo, pertanto ho seguito il link al suo blog.
anonimo
ma scusami, se (giustamente) critichi il fatto che voi siate stati condannati in base ad un "sentimento popolare", non ti pare incoerente invocare a danno di altri la stessa cosa?
come se io venissi assalito e derubato del portafoglio, e per rifarmi sperassi che derubassero anche te...
Lego sai com'è: se dopo essere stato derubato del portafoglio vedi uno dei ladri (che ha contribuito/invocato/goduto del furto) che va in giro a prenderti pure per il culo auto-proclamandosi Onesto...la tentazione di rifarsi sale, e di parecchio.
Comunque il punto non è perchè visiti questo Blog. Osservo che sei pure recidivo: prima J1897, ora venti9...gira e rigira la domanda che hai fatto a me dovresti farla a te stesso: non sono io che frequento il mondo nerazzuro (che sopporto a malapena e con sempre più fatica!)
Mi fate davvero tristezza sia come squadra che come ambiente e, credimi, non lo dico per sfottere.
E una mia opinione, certo, ma ti dico che per altre squadre avversarie non mi capita...non so.
Comunque avessi sentito almeno un interista vergognarsi per i regali del presente campionato...invece no, tutto onesto, tutto regolare, tutto prestigioso (ahahaha), tutto in Buona Fede.
Si, Buonanotte
roberto
a me piace confrontarmi con chi ha idee diverse dalle mie. e soprattutto dopo lo scoppio di calciopoli ho cercato di informarmi a 360°, figurati che mi son pure comprato il libro di Moggi...
per quanto concerne il resto...beh, se tu credi che quello che chiami furto ai vostri danni sia stato architettato ed organizzato dall'Inter, io non riuscirò certo a farti cambiare opinione. è la tua, e la rispetto. io continuo a credere che i comportamenti di moggi fossero maleodoranti, ma tant'è...
i regali del presente campionato sono pompati dai media, vuoi dalle televisioni di proprietà del padrone del Milan, vuoi da certi giornali sportivi, rosei e non, che trovi di solito nei bar sopra il frigo Algida...
e guarda che stai parlando con uno che lo scudo vinto a tavolino non lo avrebbe MAI VOLUTO SULLA MAGLIA.
La palese inversione "temporale" mi fa dubitare della tua coerenza,NOI siamo stati derubati da giudici nominati da VOI (Guidone) con prove ampiamente taroccate sempre da VOI (Telecom) e con la complicità della VOSTRA stampa e quella della sodale Rometta che ora protesta ma prima soffiava sul fuoco.
Non pretendo affatto di invocare il sentimento popolare a Vostro danno
ma pretendo che non lo riteniate
giusto contro di noi e ingiusto nei
vostri confronti.
Le condanne si infliggono sulla base di prove provate da giudici
imparziali e dopo regolari processi non su teoremi o chiacchiere da bar
Lamentare avversione dei giornali
e delle televisioni nei vostri
confronti poi mi sembra talmente
irreale da risultare patetico.
Faccio un po' di "misto mare" di risposte, visto che arrivo ora e vi trovo scatenati nel dibattito.
1. Ho visto il centenario a casa di mio zio (interista), poiché ero a cena là e non ho potuto fracassare il televisore, essendo ospite e non padrone di casa. In ogni caso, concordo con chi faceva notare i collegamenti multipli delle TV per documentare cene, feste, torte, parata di vecchie glorie e quant'altro (il brivido nel rivedere Matthaeus non lo discuto minimamente, in confronto ai bidoni che ha comprato Moratti è stato un piacere vederlo giocare anche per chi come me ha avuto la fortuna di essere già abbastanza grande, senza discussione). Su Roby Baggio, Peruzzi o Paulo Sousa, credo che avrebbero fatto meglio a declinare l'invito, e non capisco quale emozione possa aver provato un interista nel vedere tanti pseudo-ex partecipare a quel minestrone senza capo né coda. La qualità, più che la quantità, sarebbe stata opportuna per celebrare una festa di tifosi tra tifosi. Ma non per niente siete milanesi, l'importante è esagerare e buttare fumo in quantità. Bauscia, appunto.
2. Che la giustizia sportiva sia diversa da quella ordinaria, lo sappiamo ed è inutile rimarcarlo ancora. Il fatto è che sono state le modalità del processo sportivo ad essere talmente grottesche (su decisioni unilaterali di Guido Rossi) da rendere un eventuale ricorso al TAR della Juve letale per l'intero movimento. Lo dicono fior di giuristi, non io. Non fu fatto, quel ricorso, e non credo di doverti spiegare perché e su pressioni di chi.
3. Io aspetto con grandissimo interesse il processo di Napoli, perché sarà la sede dove usciranno i tabulati che le difese hanno potuto richiedere (e qui, senza essere accusato di fantasia, converrai con me che se Telecom ha voluto eliminare qualche prova "scomoda", lo ha potuto fare per tempo e senza grosse difficoltà, basta avere la serenità di giudicare cosa sia avvenuto dal 2001 in poi a livello di porcherie intercettose a tutto tondo, da parte di quell'Azienda).
4. A parti invertite, crederesti che una sola squadra (anzi due), in un periodo come quello in esame, dove non era vietato telefonare ai designatori, non compaia mai in un anno e mezzo di intercettazioni a carico di tutto e tutti? Scemo sì, ma non fino a questo punto, almeno io. E che la Roma (che nelle telefonate si capisce chiaramente essere difesa a spada tratta da Carraro in persona) non sia mai oggetto di conversazioni "scomode", nonostante lo zelo del presidente della FIGC e della sua Banca per tenerla artificialmente in vita?
5. Non ti sfiora il dubbio che, così come Facchetti chiamava Pairetto per avere notizie sull'arbitro per la Champion's League, se davvero non esistono telefonate verso i designatori (nonostante le sistematiche intercettazioni durate quasi due anni) ciò possa essere il frutto del sapere cosa stava accadendo alla Telecom, e della conseguente scelta di starsene fermi ad aspettare la fine del lavoro dei Tavaroli boys?
6. Sulle sviste in buonafede di quest'anno, davvero riuscite ad essere imperturbabili nella convinzione che questi handicappati con la giacchetta nera si siano trasformati, in un sol colpo, da corrotti a sfigati che sbagliano senza volerlo? E allora: erano e rimangono corrotti, o erano e rimangono sfigati che sbagliano senza volerlo?
Trillo
sui punti da 1 a 5 ho poco da dire, nel senso che non so e non posso sapere se la Telecom poteva davvero distruggere eventuali prove compromettenti a carico dell'Inter. così, a naso, mi parrebbe strano che in un paese esista un'azienda con il potere di distruggere prove richieste dall'autorità giudiziaria (attento, parlo di potere riconosciuto, come sarebe in questo caso: che vi siano aziende che di nascosto stracciano i documenti, lo so per certo). secondo te, quindi, l'autorità giudiziaria e le forze dell'ordine italiane potrebero accettare tranquillamente come dato di fatto che il Sig. Tronchetti Provera sia al di sopra della legge? cioè potrebbe essere il successore di provenzano, e nessuno potrebbe intercettarlo in quanto è il presidente di Telecom?? non lo so, a me sembra veramente fantascienza, ma forse sono ingenuo io...
sul punto 6 invece ti rispondo. io ho sempre, e dico SEMPRE, sostenuto che la Juve vinceva perchè era superiore in campo.
nel 98 amici della curva, gente con cui avevo diviso all'epoca 15 anni di trasferte (ho anche io la mia età...)han smesso di salutatmi in quanto sostenevo che quello scudo, prima che per colpa di ceccarini, lo avevamo buttato nel cesso noi perdendo in casa con Bari e Bologna...e ci son voluti dei mesi per ristabilire i rapporti, visto che era un nervo sensibile..
io sostengo da sempre che l'unica verità che conti è quella sancita dal campo. da sempre.
però attenzione: questo NON significa che i comportamenti di moggi non fossero scorretti: la juve ha vinto meritatamente, avrebbe vinto anche senza le telefonate di moggi. ma resta il fatto che certi comportamenti sono eticamente (e so che riderai a leggere questo avverbio...) discutibili, a dire poco.
moggi è come un giocatore di poker che, avendo in mano un full servito, ha tentato di barare. il fatto che, appunto, avesse un full, ed avrebbe vinto la mano ugualmente, non lo rende meno disonesto di chi tenta di barare con in mano una coppia di nove o una scala bucata.
non credi?
Lego:
"i regali del presente campionato sono pompati dai media, vuoi dalle televisioni di proprietà del padrone del Milan, vuoi da certi giornali sportivi, rosei e non, che trovi di solito nei bar sopra il frigo Algida..."
E i torti e le irregolarità che siete andati rivendicando da quando il figlio incapace di un Petroliere italiano ha deciso di emulare le orme paterne, prendendo in mano la prestigiosa Internazionale F.C di Milano (la più prestigiosa
squadra di Milano...o di Italia....o del Mondo??...dopo questo centanario ho le idee confuse), erano invece tutti minimizzati?
Te li sei dimenticati gli anni giornalistico-mediatici ante 2006 (quelli prima del furto)? In quei tempi i media erano tutti equilibrati ed equidistanti, vero?
Nessuno faceva notare niente? Niente processi, niente moviole, nessuna malafede
Ma voi interisti ci siete o ci fate?
Ma va la Lego, avrai pure i brividi da centenario, ma la tua inter fa un po' cagare quest'anno e non merita davvero di stare dove si trova.
Campo canta (e regali fioccano)!
Lego
sei persona -pare- equilibrata.
Mi sapresti dire perchè il superinterista panzone, l'allegro chirurgo Guido Rossi risulta a libro paga -con compensi a 5 zeri - Ifil?
secondo te noi non dovremmo pensare "malino" anche se siamo solari e trasparenti?
roberto
il fatto che un tifoso della Juve mi dica che "la mia Inter non merita di stare dove si trova" mi fa veramente pensare che il mondo è una ruota che gira...
fino a due anni fa gli stessi discorsi erano in bocca a molti dei nostri, a proposito di voi.
ora sono in bocca a voi, a proposito di noi.
erano sbagliati allora, sono sbagliati ora. perchè il campo è l'unico vero giudice.
ora come allora.
scirea
guido rossi è uno dei più famosi avvocati italiani, specializzato in diritto societario.
il fatto che un professionista del genere abbia fatto consulenze per Ifil, credimi, non mi stupisce affatto.
e scommetterei che le sue parcelle sono registrate nei bilanci Ifil, o Fiat, da molti anni prima che divenisse presidente della federcalcio...
Lego
ieri sera ho visto un vecchio con faccia rubizza, lunga barba bianca e vesti rosse calarsi in un camino della casa di fronte alla mia.
E non mi stupisce affatto.
dimenticavo Lego.
quindi - così tanto per dire- se tu domani ti ritrovassi in via Durini Roberto Bettega (stimato professionista e uno dei migliori uomini mercato in circolazione) non troveresti nulla da eccepire suppongo?
ps
c'era anche una signora in là con gli anni con scialle, scopa, cappello e porro sul naso insieme al rossovestito...
Lego
"il campo è l'unico vero giudice.
ora come allora".
1) Allora primo vai a dirlo in via Durini e ai tuoi amici di tifo. Forse sei sul posto sbagliato per certi predicozzi: ti ricordi la parabola del derubato incazzato? Difficile filosofeggiare adesso, con lo scempio subito condito con la farsa arbitraggi del team "Buona Fede" di quest'anno (vedi l'ottimo articolo sopra di Trillo).
2) Io ci aggiungo che il campo ALLA FINE è l'unico vero giudice. Per cui (ne sono staconvinto) ve la siete già suonata e cantata ma in queste vostre condizioni trovo alcuni paralleli con il ciclo Juve o Milan del passato che hanno dell'incredibile e del ridicolo. E' proprio il campo che (me) lo evidenzia, credimi! Se poi il dogma è basta vincere, ciò non mi sorprende, la vostra moralità e sportività è sotto gli occhi di tutti!
Allora, caro Lego, finisco qui la polemica e ti lascio con un po' di statistica, offerta dal Giudice Campo nel periodo 1995-2007 (fonte wikipedia).
Buon anniversario:
1.7 Il ritorno dei Moratti e i primi sei anni (1995-2001)
1.7.1 1994-95: Massimo Moratti acquista il club
1.7.2 1995-96: settimo posto
1.7.3 1996-97: terzo posto e finale di UEFA
1.7.4 1997-98: scudetto mancato e Coppa UEFA
1.7.5 Anni bui (1998-2001)
1.7.5.1 1998-99: ottavo posto
1.7.5.2 1999-00: quarto posto
1.7.5.3 2000-01: quinto posto
1.7.6 L'Inter di Cuper e di Zaccheroni (2001-2004)
1.7.6.1 2001-02: il fatale 5 maggio
1.7.6.2 2002-03: secondo posto e semifinale di Champions
1.7.6.3 2003-04: da Cuper a Zaccheroni
1.7.7 L'Inter di Mancini (dal 2004)
1.7.7.1 2004-05: la quarta Coppa Italia
1.7.7.2 2005-06: Supercoppa Italiana, Coppa Italia e scudetto d'ufficio
1.7.7.3 2006-07: Supercoppa Italiana e scudetto (aziendale) dei record
1.7.7.4 2007-08: L'anno del centenario
"c'era anche una signora in là con gli anni con scialle, scopa, cappello e porro sul naso insieme al rossovestito..."
milly moratti?
Sig.Lego mi deve scusare ma il suo
intervento mi pare una ardita arrampicata sugli specchi penso non
ignori che la telecom effettuava le
intercettazioni per conto della
autorità giudiziaria e che la stessa ha aperto un procedimento con tanto di indagati e di carcerazioni preventive,non faccio nomi ma le sarà facile documentarsi magari anche su suicidi sospetti per impiccagione o salto dal cavalcavia come anche sulle gesta
del famigerato Tiger team.
Il principio "vince la più forte " è valido solo quando a fine
campionato i torti e i favori PIU'
o MENO si equivalgono ma quando
diventano scandalosi e a senso unico come quest'anno (cifre alla mano non sentimento popolare) tale
principio crolla miseramente e
diventa solo un disperato tentativo
di difendere l'indifendibile.
Moggi con un full cercava di fare
in modo che gli arbitri non fornissero agli avversari una scala reale.
"Il principio "vince la più forte " è valido solo quando a fine
campionato i torti e i favori PIU'
o MENO si equivalgono ma quando
diventano scandalosi e a senso unico come quest'anno (cifre alla mano non sentimento popolare)..."
tradotto: quando vincevamo NOI i torti e favori si equivalevano, ora che vincete VOI sono a senso unico.
cifre della Gazzetta, di Controcampo e del Brogiesso alla mano, naturalmente....
Caro Lego, trovo del buono in quello che tu dici, almeno nel tentativo da sponda avversa di ragionare. Del resto dimostriamo sensibilità diverse. Noi juventini quella di essere stati trattati con alcune sentenze sportive da infami, trasformando la forza ed il merito delle vittorie ottenute sul campo con impietose ruberie, voi interisti per aver trovato ristoro delle tante sconfitte, anch’esse sul campo per risollevarvi dietro la maschera ipocrita degli onesti. In tutti i modi una cosa è certa: c’era un sistema che funzionava male, molto male. Ed in questo sistema c’erano tutti, soprattutto i club economicamente forti che si spartivano la torta dei benefici economici dove il figlio di Angelo non era da meno. Un sistema forgiato e suffragato dalla complicità dei media, che nulla ha modificato nella sostanza neppure oggi, a meno che non ci vogliamo raccontare barzellette. Del resto la Legge sulla ripartizione dei diritti televisivi è stata contrastata dai grossi club Inter compreso. Ma torniamo a noi. Rimangono troppi dubbi su quanto accaduto. In attesa che tutte le elucubrazioni dei PM di Napoli trovino conferma tra i giudici della corte, cosa molto difficile, provo a sollevare solo alcuni dei tanti dubbi che la mia sensibilità di tifoso che ha subito, si porta seco. Tutto inizia col famoso fascicolo che rimane con la polvere nel cassetto della federazione per circa 8 mesi. Un fascicolo che scotta? Stranamente viene rispolverato solo alla vigilia dei mondiali. Non voglio cercare il famoso burattinaio, però risulta quanto meno inopportuno che tutto nasca in quel periodo, per giunta alla vigilia dei mondiali. Un dubbio che non trova soluzione. Dopo 8 mesi cosa lo rendeva improrogabile? La partecipazione delle squadre in champions league? Forse. Però c’è un altro elemento che non si può a mio modesto avviso sottovalutare: la famiglia agnelli e l’eventuale, ma pare probabile, lotta di successione. Sarò impopolare forse agli occhi dei miei cari colleghi tifosi bianconeri, ma oltre a malignare giustamente sulla telecom, non sarebbe paradossale guardare con sospetto in casa propria. LCDM (montezemolo) ci ha messo lo zampino? I dubbi per noi juventini qui si sprecano, perché tale avvocato zaccone (800 mila euro circa di onorari iscritti in bilancio) assume un difesa degna del miglior avvocato di Monicelli! C'è un'immagine eloquente in juve-palermo penultima di campionato a maggio: prima dell'inizio della gara, sul terreno di gioco ci sono Andrea Agnelli in compagnia di Giraudo, Moggi e Capello che chiacchierano distesi e sorridenti. Ad un quarto d'ora dal termine del macht, "Gionnino Elkan" esce dalle tribune dichiarando ai giornalisti che la proprietà non si sente indifferente con quanto sta accadendo e che la famiglia si sente vicina a tecnico e giocatori. Solo tecnico e giocatori. Gli altri sono out. Ma quale famiglia? Senza dimenticare che a fine agosto quando LCDM, sempre lui, il tifoso del Bologna, consiglia il ritiro dal tar, nella cornice ciellina di Rimini lancia una battuta del tipo: e pensare che qualcuno voleva fare un polo unico sportivo ferrari compresa, riferendosi a Moggi e Giraudo. E la questione dello stadio? Tabù per tutti i media. I dubbi ci sono come vedi ed aumentano vorticosamente con le intercettazioni telefoniche quanto meno strane della telecom. Tali intercettazioni sono parziali; la moda tra i dirigenti di contattare telefonicamente i designatori, non è un’esclusiva di dominio moggiano, basta andare nel genuino mondo del settore giovanile per assistere a contatti tra i dirigenti ed il designatore locale per il macht clou tra Borgo San Pio e Atletico Giuseppe Gomme. Come mi sembra strano che lo stesso Moggi, che di calcio è un vero competente, non sia mai scivolato in temi sensibili magari riferibili a questioni chessò di carattere fiscale, oppure di gestione gea. D’accordo che trattasi di dirigente astuto, però qualche altro peccato rilevante avrebbe potuto offrirlo via etere. Insomma il quadro non è completo né tanto meno esaustivo, ma soprattutto molto strano. Mi sono dilungato parecchio e chiedo scusa a tutti, ma i dubbi che lasciano l'amaro in bocca per sentenze da vera pulcinellata sono ancora tanti. Senza parlare di Guido Rossi
Antonio come Mozart: non una parola di più (anche se nel caso di Mozart trattavasi di note musicali), non una di meno. Solo quelle necessarie. ;-)
Scusami trillo, sono stato troppo lungo. Recepito il rimprovero.
No, Antonio: una volta tanto ero serio. Hai detto tutto ciò che serviva.
Solo per segnalare che i dati sono stati forniti,oltre che da diversi tecnici e sportivi,dall'osservatorio
sugli errori arbitrali nel calcio
Make Tailored Adverting e dalla
adiconsun e si fermano alla 21°
giornata (chissà cosa ci attende nel
futuro) se Lei mi indica fonti più
credibili sarò felice di consultarle
Cent'anni di comiche e non appena mettono il naso fuori dal Canton Ticino prendono solo mazzate.
Patetici, retorici e penosi
In Italia, mistero della buonafede,
hanno il minor numero di ammonizioni di falli di espulsioni di rigori contro e quello più alto
di rigori a favore (aiutini decisivi o sblocca partita) in Europa finiscono sempre in 10.
Dominano in Italia e non si capisce
perchè all'estero collezionano solo
figuracce questo lo straziante interrogativo che si è posto lo zio
Bergomi durante l'esilarante telecronaca SKY, io una risposta
ce l'avrei...indovinate quale.
Dimenticavo ho mandato una vignetta
commemorativa dell'evento ispirata
alla signorile uscita del dentone
"Faremo la festa al Liverpool" l'ho
segnalata urgente e dovrebbe andare
on-line oggi o domani su juworld.
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