martedì 1 aprile 2008

Pulpiti.


Certo che paragonare la presunta cupola Moggiana di calciopoli alla massoneria modello P2 e alla mafia, assomiglia tanto ad un estremo tentativo di salvare il salvabile.
Per i meno informati riguardo alla genesi di quello che è stato il più grande processo mediatico (e mai approfondito) della storia del calcio, sarà interessante, a questo punto, visitare l'area download del sito ju29ro.com (qui).
E' probabilmente la più grande raccolta di documenti sulla farsa che si possa trovare nell'intero panorama dell'informazione italiana, e già il fatto che siano stati un gruppo di tifosi a raccogliere e pubblicare tutto quel materiale, per metterlo a disposizione di chiunque voglia provare a capire prima di (s)parlare, è un segnale assai preoccupante dello stato di salute di questo bananeto tricolore ad un passo dalle ennesime elezioni politiche senza prospettive.
Si tratta di documenti nudi e crudi, privi del tanto temuto inquinamento da opinioni o interpretazioni di parte che, spesso, spengono sul nascere qualsiasi confronto di idee con chi non la pensa (o non la vede) come noi.
Nella parte dedicata alle informative dei carabinieri di Roma, cioè la vera colonna portante di tutto il processo sportivo e - speriamo presto - di quello penale, risiedono le risposte più chiare alle domande senza risposte che noi dello Ju29ro Team rivolgiamo da quasi due anni a tutti i protagonisti della vicenda.
Noi le prediche ce le siamo sentite tutte, dalla prima all'ultima.
Nel breve pezzo di Mario Incandenza che pubblico qui sotto, alcuni spunti interessanti per provare a dare un giudizio anche ai pulpiti dai quali, quelle prediche, sono partite.


Mario Incandenza per Ju29ro BLOG (link):

IERI, OGGI E DOMANI.

Sabato scorso, a Napoli, il pm Giuseppe Narducci, ha detto che "la cosiddetta ''cupola'', l'organizzazione capeggiata dall'ex DG della Juve Luciano Moggi che avrebbe condizionato i campionati di calcio, sarebbe"per molti aspetti simile alla P2 e alla mafia".

Oggi il maggiore dei Carabinieri Attilio Auricchio è atteso a Roma per testimoniare nel processo GEA.

Domani, il suo collega colonnello Giovanni Arcangioli è atteso a Caltanissetta, per rispondere dell'accusa di furto aggravato dall'avere favorito la mafia, in relazione alla scomparsa dell'agenda del giudice Borsellino, il giorno in cui fu ucciso.

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