Magari avrebbe preferito vincere da Maria, visto che l'aria del fenomeno che lascerà il segno nella storia della Juve non l'ha mai avuta ma, in compenso, ricorda molto da vicino i fenomeni della TV targata De Filippi-Costanzo.
Potrebbe consolarsi con il fatto di essere stato eletto fra i preferiti (non so se già scopabile o solo limonabile, vista l'età media del babbeo/babbea normo-Cobollizzato che partecipa ai sondaggi per minorati mentali tanto citati dai vari giornalacci torinesi) dalle tifose urlanti e dai tifosi alla fragola dei forum bianconeri.
Macché. Niente. Raffaele Palladino (o Palladiano, nell'adattamento in versione "tronista amico di Maria") è tanto triste. Nonostante il gol realizzato ieri sera nel recupero contro il Parma, quel Parma contro il quale non si giocò perché... lasciamo perdere, nonostante il gol - dicevo - il tronista napoletano ha esultato con lo scazzo, perché non scendeva in campo da un mese e mezzo, ma si è sempre allenato con impegno, e il mister lo ha visto che si è sempre allenato con impegno, e quindi non è giusto che se uno si allena sempre con impegno poi non giochi con continuità. Uffa.
Oggi il tronista triste compie 24 anni (auguri a noi che ti sopportiamo), cioè quanti ne aveva Zinedine Zidane quando arrivò alla Juve e uno in più di quanti ne aveva Zlatan Ibrahimovic quando arrivò alla Juve.
Qualche volpe argentata della tifoseria, grazie alle giocate messe in mostra durante lo scorso campionato di serie B, lo ha rinominato imprudentemente (e impunemente) Aladino, quando non addirittura Palla-Ibra o Palladinho.
Io che invece non riesco a scrollarmi di dosso il dolce ricordo di un tempo, quando a questi mugugni privi di ragion d'essere facevano da contraltare i cazziatoni - segreti o palesi, dipendeva dalle circostanze - di allenatori e dirigenti con un senso della realtà un po' più sviluppato di quelli attuali, continuo a preferire Palladiano.
Palladiano, come tanti altri della sua risma, ha avuto (solo grazie a calciopoli, cioè solo grazie alla fuga di chi a pallone ci sapeva giocare sul serio, specialmente per pensare di fare il titolare nella Juventus) la possibilità di giocarsi le sue carte, molto più di quanto lasci intendere il suo velato mugugno fuori luogo.
Come spesso accade ai campioncini in carriera, quelle occasioni le ha gettate al vento, perché la storia dell'Italia che non sa valorizzare i giovani, è vera fino a un certo punto. Ranieri, ad onor del vero, lo ha mandato in campo molte più volte di quanto le sue insapori e incolori prestazioni suggerissero, una domenica dopo l'altra, di concedergli.
Il problema è che se non vali quanto pensi di valere, tutto il resto non conta. Né per te, coi tuoi lamenti, né per chi ti osserva e ti stra-maledice (ed io, in questo, penso di avere avuto sempre un posto sul podio, da quando ho avuto la sventura di incontrarlo).
Giocare nella Juve non è roba per tutti. Certo non pretendo che a capirlo siano prima i Palladiani, visto che di esempi o segnali da più in alto non ne manda nessuno (vero Mimo? vero Sanbittèr?), però non è difficile capire come mai le leggende prendono forma insieme a certi nomi, e non insieme ad altri.
Un vecchio gladiatore che non parlava mai ma faceva sempre il suo dovere, Massimo Carrera, compirà 44 anni martedì prossimo. E' il primo giocatore di quell'età a giocare ancora un campionato fra i professionisti, e lo fa tirando e prendendo calci in mezzo alla difesa della Pro Vercelli, mica in porta.
Non è mai stato Scirea, certo, ma dove non arrivò madre natura con il talento, arrivò lui con la sua testa ben piantata sul collo, la sua serietà, la sua voglia di lavorare a testa bassa e, sempre e comunque e soprattutto, in silenzio.
Lui nel suo piccolo, un segno nella Juve lo ha lasciato, accipicchia se lo ha lasciato. Ed era una Juve che vinceva dappertutto, quella, non 'sta roba per babbei normo-Cobollizzati che, oltre a reggersi in piedi sui resti di quella là, si lamenta pure del menù.
Palladiano, sei stato nominato. Non passi il turno. Fatti un'esterna e vattene affanculo.
Potrebbe consolarsi con il fatto di essere stato eletto fra i preferiti (non so se già scopabile o solo limonabile, vista l'età media del babbeo/babbea normo-Cobollizzato che partecipa ai sondaggi per minorati mentali tanto citati dai vari giornalacci torinesi) dalle tifose urlanti e dai tifosi alla fragola dei forum bianconeri.
Macché. Niente. Raffaele Palladino (o Palladiano, nell'adattamento in versione "tronista amico di Maria") è tanto triste. Nonostante il gol realizzato ieri sera nel recupero contro il Parma, quel Parma contro il quale non si giocò perché... lasciamo perdere, nonostante il gol - dicevo - il tronista napoletano ha esultato con lo scazzo, perché non scendeva in campo da un mese e mezzo, ma si è sempre allenato con impegno, e il mister lo ha visto che si è sempre allenato con impegno, e quindi non è giusto che se uno si allena sempre con impegno poi non giochi con continuità. Uffa.
Oggi il tronista triste compie 24 anni (auguri a noi che ti sopportiamo), cioè quanti ne aveva Zinedine Zidane quando arrivò alla Juve e uno in più di quanti ne aveva Zlatan Ibrahimovic quando arrivò alla Juve.
Qualche volpe argentata della tifoseria, grazie alle giocate messe in mostra durante lo scorso campionato di serie B, lo ha rinominato imprudentemente (e impunemente) Aladino, quando non addirittura Palla-Ibra o Palladinho.
Io che invece non riesco a scrollarmi di dosso il dolce ricordo di un tempo, quando a questi mugugni privi di ragion d'essere facevano da contraltare i cazziatoni - segreti o palesi, dipendeva dalle circostanze - di allenatori e dirigenti con un senso della realtà un po' più sviluppato di quelli attuali, continuo a preferire Palladiano.
Palladiano, come tanti altri della sua risma, ha avuto (solo grazie a calciopoli, cioè solo grazie alla fuga di chi a pallone ci sapeva giocare sul serio, specialmente per pensare di fare il titolare nella Juventus) la possibilità di giocarsi le sue carte, molto più di quanto lasci intendere il suo velato mugugno fuori luogo.
Come spesso accade ai campioncini in carriera, quelle occasioni le ha gettate al vento, perché la storia dell'Italia che non sa valorizzare i giovani, è vera fino a un certo punto. Ranieri, ad onor del vero, lo ha mandato in campo molte più volte di quanto le sue insapori e incolori prestazioni suggerissero, una domenica dopo l'altra, di concedergli.
Il problema è che se non vali quanto pensi di valere, tutto il resto non conta. Né per te, coi tuoi lamenti, né per chi ti osserva e ti stra-maledice (ed io, in questo, penso di avere avuto sempre un posto sul podio, da quando ho avuto la sventura di incontrarlo).
Giocare nella Juve non è roba per tutti. Certo non pretendo che a capirlo siano prima i Palladiani, visto che di esempi o segnali da più in alto non ne manda nessuno (vero Mimo? vero Sanbittèr?), però non è difficile capire come mai le leggende prendono forma insieme a certi nomi, e non insieme ad altri.
Un vecchio gladiatore che non parlava mai ma faceva sempre il suo dovere, Massimo Carrera, compirà 44 anni martedì prossimo. E' il primo giocatore di quell'età a giocare ancora un campionato fra i professionisti, e lo fa tirando e prendendo calci in mezzo alla difesa della Pro Vercelli, mica in porta.
Non è mai stato Scirea, certo, ma dove non arrivò madre natura con il talento, arrivò lui con la sua testa ben piantata sul collo, la sua serietà, la sua voglia di lavorare a testa bassa e, sempre e comunque e soprattutto, in silenzio.
Lui nel suo piccolo, un segno nella Juve lo ha lasciato, accipicchia se lo ha lasciato. Ed era una Juve che vinceva dappertutto, quella, non 'sta roba per babbei normo-Cobollizzati che, oltre a reggersi in piedi sui resti di quella là, si lamenta pure del menù.
Palladiano, sei stato nominato. Non passi il turno. Fatti un'esterna e vattene affanculo.
8 commenti:
333,3 (periodico) euro di multa
questa è la tariffa
come?
non ti chiami francesco di nome e sputotti di cognome e non hai sposato una darlavia televisiva?
ah beh, allora le cose cambiano
la multa sarà congrua, con il timbro di garanzia di Zaccone (abilissimo, non so se ti ricordi come abbia evitato la Serie C a quella squadra con la maglia color dei galeotti...)
caro trillo ,condivido in pieno il tuo articolo.anche secondo me ,palladino è stato sopravvalutato.inoltre volevo ringraziarti per aver ricordato MASSIMO CARRERA un vero SIGNORE. (p.s. continua così ,ti leggo tutti i giorni e i tuoi articoli sono delle vere e proprie perle di saggezza. forza juve!!!!
Massimo Carrera è uno ju29ro,
Palladino è un cretino.
"fumo di londra" l'ha ribatezzato qualche nostro amico tifoso di serie c...espressione azzeccatissima...
hai ragione quando dici che il signor "perdere l'onore" l'ha fatto giocare molto più di quanto meritasse (e già per questo meriterebbe randellate sui denti)...ma ricordo che lui si lamentava perchè, essendo un attaccante (sic!), non trovava la propria posizione giocando sull'esterno sinistro...poi chissà come mai quando donadoni l'ha convocato e l'ha fatto giocare esattamente in quella posizione si disse entusiasta di giocare a sinistra...mah...chi li capisce è bravo
Secondo me farebbe coppia perfetta con quell'altro sfigato che gioca col Milan: Palladino-Gilardino (fa pure rima)...che successone dalla De Filippi!
Massimo Carrera...mitico...avevo 10 anni quando giocava qui a Pescara. Un vero gladiatore.
Oltre che triste triste ti sei scordato di dire che è FORTE FORTE.
Potevi farlo come omaggio al sottoscirtto, conoscendo la mia sconfinata stima e fiducia nelle potenzialità tecniche del ragazzo.
Come sarebbe eccitante vederlo seduto sul trono, tutto contornato di bagasce, replicare con il suo aplomb impettito alle incalzanti opinioni della mitica Maria e delle sue amazzoni; e magari, proprio quel giorno, vedere, come per magia, lo studio improvvisamente attraversato da un EUROSTAR lanciato a tutta velocità con conseguente effetto tornado-minipimer.
Tuttavia se dovesse evaporare affanculo non riuscirei più a provare quella sensazione unica di labirintite fotocromatica introspettiva, che mi assale tutte le volte che lo vedo scaldarsi a bordo campo o peggio tra gli 11 iniziali.
Correggetemi se sbaglio ma per questo qui ad inizio stagione abbiamo, o meglio, hanno (gli smilers)rifiutato circa una ventina di milioni dall'inghilterra. Cazzo, erano da prendere anche se fossero state lire.
Sublime Fabbro, come sempre. :-))
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