Parma, 14 gennaio 2010.
"Salve"
"Buongiorno... Prego, desidera?"
"Cerchiamo di far presto. C'è nebbia e voglio rientrare prima che faccia buio"
"Cerchiamo di far presto a fare cosa?"
"Il ragazzino: è già pronto?"
"Temo di non capire... Lei chi è, scusi?"
"Piacere, Alessio Secco".
"Ah. E il signore qui chi è?"
"E' il notaio".
"Ah... e cosa deve fare, un rogito?"
"Spiritoso..."
"Compra casa a Parma, signor Secco?"
"Non mi fa ridere, sa? Firmiamo 'sti fogli e facciamola finita. Voglio rientrare prima che faccia buio"
"Quali fogli?"
"Le ho già detto che non mi fa ridere"
"Tu sì però"
"Bella battuta, però adesso basta. Chiudiamo la pratica per Lanzafame e arrivederci"
"Lévati dal cazzo"
"Prego?"
"Ho detto lévati dal cazzo"
"Ah, allora avevo capito bene. Notaio, andiamo"
In auto, di ritorno verso Torino.
"Pronto, Roberto?"
"Eccomi. Tutto a posto?"
"Non hanno voluto darci il ragazzo"
"Cosa?"
"Tranquillo, se ne accorgeranno. Li ho messi sull'attenti che non si sentiva volare una mosca"
"Ma..."
"Scusa ma devo attaccare, c'è una pattuglia. A dopo"
"Non potrebbe almeno comprarsi un auricolare?"
"Ce l'ho l'auricolare, Notaio. Ma l'ho dimenticato in macchina"
"Siamo, in macchina, deficiente"
"Cosa?"
"Deficiente"
"Ah, allora avevo capito bene"
"Ne dubito"
"Lo so benissimo da dove proviene tutto questo livore, glielo leggo negli occhi"
"Guardi la strada, deficiente"
"Era tutto calcolato, sa? Cosa crede? Che sarà mai Lanzafame? Che se lo tengano pure, quei pezzenti"
"Ha saltato l'uscita, deficiente"
"Buongiorno... Prego, desidera?"
"Cerchiamo di far presto. C'è nebbia e voglio rientrare prima che faccia buio"
"Cerchiamo di far presto a fare cosa?"
"Il ragazzino: è già pronto?"
"Temo di non capire... Lei chi è, scusi?"
"Piacere, Alessio Secco".
"Ah. E il signore qui chi è?"
"E' il notaio".
"Ah... e cosa deve fare, un rogito?"
"Spiritoso..."
"Compra casa a Parma, signor Secco?"
"Non mi fa ridere, sa? Firmiamo 'sti fogli e facciamola finita. Voglio rientrare prima che faccia buio"
"Quali fogli?"
"Le ho già detto che non mi fa ridere"
"Tu sì però"
"Bella battuta, però adesso basta. Chiudiamo la pratica per Lanzafame e arrivederci"
"Lévati dal cazzo"
"Prego?"
"Ho detto lévati dal cazzo"
"Ah, allora avevo capito bene. Notaio, andiamo"
In auto, di ritorno verso Torino.
"Pronto, Roberto?"
"Eccomi. Tutto a posto?"
"Non hanno voluto darci il ragazzo"
"Cosa?"
"Tranquillo, se ne accorgeranno. Li ho messi sull'attenti che non si sentiva volare una mosca"
"Ma..."
"Scusa ma devo attaccare, c'è una pattuglia. A dopo"
"Non potrebbe almeno comprarsi un auricolare?"
"Ce l'ho l'auricolare, Notaio. Ma l'ho dimenticato in macchina"
"Siamo, in macchina, deficiente"
"Cosa?"
"Deficiente"
"Ah, allora avevo capito bene"
"Ne dubito"
"Lo so benissimo da dove proviene tutto questo livore, glielo leggo negli occhi"
"Guardi la strada, deficiente"
"Era tutto calcolato, sa? Cosa crede? Che sarà mai Lanzafame? Che se lo tengano pure, quei pezzenti"
"Ha saltato l'uscita, deficiente"
7 commenti:
Che dire.......è proprio un deficente !
Enrico il Sobillatore Gobbo
trillo sei sempre un mito!
Mac
ma lavori alla telecom pure tu??? ahah
Il Parma l'ha lasciato a... Secco.
E' vero: il potere logora chi non ce l'ha.
Secondo me il resoconto è autentico. Anche se qualche dubbio mi assale: Lanzafame è scritto correttamente. Mmmmh...Auricchio lo avrebbero scritto diversamente!
Bellissimo!!!
Grande Trillo. Un'altra perla di humor per dimenticare,temporaneamente, questa sterminata valle di lacrime.
Fulvio
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