lunedì 22 dicembre 2008

L'Avvocato Prioreschi smonta calciopoli. Scomodo per i media.


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8 commenti:

Nemo ha detto...

Moratti sugli arbitri: "Adesso sbagliano in buona fede".
Prima no. Prima c'ea lui. Il padrino. L'unico capo di una cupola unipersonale. Che organizzava le truffe allo specchio, da solo (così era più sicuro di non essere tradito).
Adesso siamo tutti più tranquilli.
W l'Italia.
Ti saluto.
Nemo

Trillo ha detto...

Certo, e il bello è che non è il solo a sostenerlo, anzi.
Stiamo diventando come la Cina: apoteosi del pensiero unico.

Anonimo ha detto...

A proposito di pensiero unico: dalla prima pagina del CdS: Moratti "Ora si sbaglia in buona fede, non come qualche anno fa";
Cobolli Gigli "Era un'altra Juve".

Buon Natale a te, Trillo.

Anonimo ha detto...

Sempre riguardo "il pensiero", a senso unico alternato, sull'asse MI-TO, qualcuno può tradurmi il loro linguaggio incomprensibile, riferito ad alcune citazioni, di qualche tempo fà, dell'esimio C&G "...Riduzione dei costi per tutto quello che non riguarda il CORE BUSINESS...” cosa significa risparmiare l’acqua per le docce negli spogliatoi ?

Le “Attività di Marketing” di una società, si migliorano proiettando all’esterno un’immagine solida e vincente, o confusa e deprimente come quella attuale ?

Il rafforzamento qualitativo dell’organico frenato per "aspettare il rientro di TUTTI gli infortunati" (fisiologicamente impossibile) è forse il toccasana degli attuali limiti di organico della squadra ?

"Il contenimento dei costi rispetto alla gestione passata" (per inciso quella PLURIVINCENTE e che ha lasciato in dote un PATRIMONIO CALCIATORI di diverse spanne superiore a quello attuale) "puntanto sui giovani" ?

Giovani come DE CEGLIE, MARCHISIO, CHIELLINI, MOLINARO, PAOLUCCI e tanti altri, frutto di intuizioni PROFESSIONALI altrui, che vengono USUCAPITE come proprie ?

Ciascuno è libero di interpretare tutto questo come meglio crede, ma a me da più l'idea di concetti da "spazzatura sociale", che da MANAGER portatori di una "nuova cultura" societaria.

Ringraziamenti anticipati, a chiunque voglia intervenire in merito.

JUVENTINO INDOMITO

Anonimo ha detto...

ops...ops...ops...era da tanto che non rientravo su questo blog...e purtroppo mi sono accorto solo ora che su un post di mesi or sono (post di ottobre su Carraro) avevo espresso un sintetico parere personale su quanto fosse vomitevole la situazione di Carraro.
Come giustamente segnalato poi anche da Trillo, mi riferivo a Carraro (eppure era abbastanza logico e scontato!).

La mia sinteticità (come correttamente interpretato da Trillo) era dovuta al fatto che ormai il livello di farsa è tale da non avere più nemmeno le parole per esprimere il senso di schifo che si prova.

Pertanto caro Nemo, quando hai dato del vomitevole al mio intervento hai fatto un bel buco nell'acqua...anche perchè se il mio intervento fosse riferito al tuo precedente commento te lo avrei detto e scritto senza troppi giri di parole.

Evitiamo di farci prendere dagli isterismi...altrimenti rischiamo che oltre ai nostri dirigenti anche alcuni nostri tifosi possano sembrare interisti.

Auguro a tutti di Buon Natale e Felice anno nuovo.

Yannick75

P.S.: Chiedo scusa per il ritardatissima precisazione ma solo ora mi sono accorto del tutto.

dominiobianconero ha detto...

Ciao Juventino Indomito.....
Sono uno degli ammimistratori del sito WWW.JU29RO.COM.
Potresti contattarmi sulla mail della redazione??
Redazione@ju29ro.com

Ciao e a presto.

Anonimo ha detto...

Il presupposto da cui si eleva gran parte del "nuovo pensiero" societario, si fonda su basi di cultura sportiva più inclini al demagogico, che sulla concretezza di analisi obbiettive, non sempre libere da condizionamenti di origini e culture diverse.

Una società di calcio, intesa nel suo complesso, non è semplicemente
un mettere insieme pezzi di un "puzzle" multiforme, ed attribuire a ciascun componente del complesso, significati e pesi specifici più o meno maggiori, a seconda della circostanza da analizzare o del peso della “parte” in giudicato, nel momento contingente.

Dal presupposto suddetto, ne consegue che il prodotto offerto da una società di football, nello specifico, spettacolo e risultati sportivi e nell’ordine che ciascuno preferisce, sono il frutto, per ordine di importanza, di progetto MANAGERIALE che preveda INVESTIMENTI mirati, nel rispetto della più corretta etica finanziaria, conseguenti gestioni TECNICHE sulla base del progetto impostato, e rendimento del collettivo atletico, consono alle aspettative delle gestioni prescelte.

Questo per significare che non dovrebbero essere singole COMPONENTI a dettare giudizi ed osservazioni di addetti e non addetti ai lavori,
a seconda della circostanza, più o meno esaltante del momento.

Una buona critica dovrebbe analizzare, ed eventualmente suggerire giusti correttivi, nell’ottica generale del progetto, per non doversi perdere tra le volubilità del pensiero collettivo.

Quello che si chiama COERENZA ed ONESTA intellettuale, costituisce in qualsiasi TEMPO una BASE certa, sulla quale costruire PROGETTI realmente fondati su presupposti VINCENTI e quasi mai affidati alla fortuna o all'attesa di eventi meno "infortunati".

JUVENTINO INDOMITO

Anonimo ha detto...

Come chiosa al mio ultimo post, onore e merito ai GRANDI UOMINI che hanno reso leggendaria la JUVENTUS del "dodicennio", e per tutti i PERDENTI possano essere esempio di mentalità VINCENTE, oltre che motivo di profondo rammarico.

JUVENTINO INDOMITO