martedì 19 maggio 2009

L'ultimo canto.


Di calcio continuerà a non capire nulla chissà ancora per quanto, ma una cosa monsieur Blòn l'ha imparata in fretta, di quel mondo che l'Erede per caso gli ha imposto di frequentare pur senza averne i requisiti. L'esonero di Claudio Ranieri, infatti, è stato motivato con originalità: "Abbiamo fatto una scelta sensata, per dare una scossa alla squadra e mettere i giocatori davanti alle loro responsabilità." Da fare invidia ai Baci Perugina.
Premesso che nessuno di noi, e men che meno chi scrive, avrebbe desiderato vedere ancora per un solo minuto Ranieri sulla panchina della Juve, l'allontanamento dell'ex Proud Man Walking a due giornate dalla fine della stagione suscita comunque alcune riflessioni.
Innanzitutto non starebbe a chi per tradizione opera scelte sbagliate stabilire se l'ultima della serie sia stata sensata o meno, ma senza bisogno di sottilizzare troppo possiamo annoverare tranquillamente questa uscita del simpatico esperto di smash e rovesci a due mani fra le innumerevoli battute involontarie sfornate a ciclo continuo dalla multisorridente dirigenza post 2006.
Se di una scossa c'era bisogno, poi, forse sarebbe stato il caso di attaccare la spina ben prima della metà di maggio, come andiamo ripetendo da mesi, senza arrivare al punto di dover rischiare, con gli ultimi due colpi al "rosso e nero", di programmare la stagione 2009/2010 con il fardello di vacanze bonsai, seguite a ruota dai preliminari di accesso alla Champions League (che, per inciso, da quest'anno non saranno più le semplici formalità alle quali erano abituate le nostre squadre di club, Inter a parte). E dite al portierone di rimettere la macchina in garage, che per rosso e nero intendevo le due partite contro Siena e Lazio: la roulette non c'entra un cazzo.
Sarebbe facile, a questo punto, sbertucciare Claudio Ranieri come se fosse il cretino della classe, ma la voglia di riavere la nostra Juventus è troppa per non capire quanto la sua sistematica propensione a non azzeccarne una non fosse altro che il frutto di una scelta non casuale, in linea con i propositi di un azionista di riferimento troppo infatuato dalle sirene milanesi gommate Pirelli per illuderci un solo istante di possedere qualcosa di juventino, a parte il nonno.
Dei giocatori e delle loro responsabilità si potrebbe discutere a lungo, e anche qui non ci si può certo accusare di non averlo mai fatto, ma nei loro panni mi rotolerei per terra dalle risate, una volta tanto senza la necessità di farlo per compiacere i punkabbestia della sede okkupata di Corso Galfer, a sentir parlare con tanta sfacciataggine di responsabilità proprio da coloro che, tre estati fa, le responsabilità se le sono lasciate scatarrare addosso fin quasi a morirne, senza nemmeno prendersi il mal di pancia di alzare la mano per difendersi. Anzi alzandola, quella mano, solo per sventolare in faccia agli azionisti della Juventus il numero quattro dei fantomatici illeciti targati avvocato con la faccia da banconota da mille lire.
Adesso tocca a Ciruzzo nostro, uno di quelli che, tenendo famiglia, non ha faticato nemmeno un po' a discernere con la velocità della luce il periodo della Triade 1994/2004 da quello 2004/2006. Ma il divoratore di budini non dimentichi mai, per la cronaca, che l'effetto calciopoli non ha risparmiato e mai risparmierà, nonostante i trofei della sua carriera in bianconero siano rimasti immacolati negli albi d'oro, di annoverarlo fra i beneficiari delle transazioni telefoniche malavitose di "quella banda di truffatori", oltre a riesumarne con forza l'appartenenza alla comunità di drogati che negli anni '90 vinceva imbracciando addirittura la doppietta armata dalla bi-carica di furti e doping.
L'unica consolazione di questa giornata, se mi passate la battuta, è che per decretare la fine anticipata del mandato di Ranieri non si siano resi necessari scatoloni e stampelle divulgati a mezzo stampa grazie alla specialità della casa (altrui) delle fughe di notizie e degli atti (s)coperti da segreto istruttorio.

Almeno in questo non siamo ancora come l'Inter, ma la Juve vera è ancora un miraggio. Ci rifletta, Ciruzzo nostro.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti parrà strano ma la notizia che più mi ha consolato in questo inizio settimana non è stata quella dell'esonero del "cantante" ma quella delle pagliacciate rimediate dall'"evasore fiscale" nel Gran Premio di Francia dove lo stanno aspettando ancora al traguardo dopo che la Yama gli fornito un paio di biciclette invece che delle moto.

Devo dire che Don Claudio stasera mi fa un pò compassione. Dopo averlo odiato ed avergli augurato le peggiori malattie invalidanti scoperte dalla scienza devo ammettere che , posta la costante gaussiana che me ne avrebbe impedito la riconferma anche solo per un millisecondo sulla panchina della Signora nella prossima stagione , in questo momento mi sento una molecola solidale con il tecnico dell'oratorio di Piazza San Saba.

Eh sì perchè ancora più grande è il disprezzo per quella dirigenza che a due , dico due , giornate dalla fine di questa commedia tragicomica che è stata il nostro campionato , ha deciso di scaricare la responsabilità di un fallimento e di un piazzamento che ne salvi la faccia sul mister "fair" e sul "mangiabudini" Ufficiale e Cavaliere di Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Aldo , Giovanni e Giacomo hanno veramente rotto il cazzo !
Manco i coglioni di andare sino in fondo a completare la farsa di una stagione competitiva e del barlume di speranza tristemente mortificato da "Zeru tituli".

E ora dopo la barzelletta dell'aquisto di Diego e del ritorno dell'"abusivo di Posillipo" cosa ci aspetterà ?
Un'altra stagione a suon di una bottiglia di grappa a partita ?

Non so voi ma IO le palle per prendere un cazzo di Mancini le avrei!

Enrico il Sobillatore Gobbo

valepiùdiunpicassolamagliasporcadiberce ha detto...

L'esonero di Ranieri rappresenta l'autocertificazione del definitivo fallimento del famigerato "progetto".
Pertanto Cobolli Blanc Secco Montali e tutta la congrega di simpatici incompetenti dovrebbero esonerare se stessi con decorrenza immediata. Via tutti, subito, per favore.
Rivogliamo la Juve.

DR R0NDl ha detto...

...bene hanno trovato il capro espiatorio! Evviva!
Sui giornali invece non esiste UNO e UNO SOLO di articolo dove si parli male degli Elkan. Ma chi ha messo li quella dirigenza e avallato questo triste allenatore con i suoi tristi acquisti?
Ancora una volta si ha la conferma di essere in un regime dove la paura di perdere qulache pubblicità FIAT è maggiore della voglia di scrivere come stanno invece le cose.
Andate sui vari blog interisti e vedrete che i vari Lapo &c. sono i loro nuovi begnamini. Ma vi pare possibile??

marco99 ha detto...

Per mesi ho sperato in questo esonero ed oggi non posso che accoglierlo con entusiasmo.
Un esonero molto tardivo, anzi, fuori tempo massimo ma che almeno mi/ci tranquilizza per la prossima stagione.
Dopo il pareggio di milano qualcuno la scellerata idea se l'era fatta venire nella testolina.
Detto questo è ovvio che non basta un esonero per rivedere la vera Juve.
Qualcuno dovrebbe esonerare blan/cobolle e qualcu altro gli elkann.
Ma qui il discorso prende strade lunghe e rancorose.

Anonimo ha detto...

L'esonero di Ranieri, è stata la classica maialata all'italiana; intendiamoci non era nella lista dei miei preferiti, ma farlo a due(2) giornate dal termine del torneo scapoli-ammogliati, mi ha fatto scompisciare dalle risa. Il vero problema è chi darà un calcio nel culo ai veri responsabili dello sfascio bianconero post 2006, tenendo bene a mente che viviamo in un regime che fa impallidire persino quello di staliniana memoria? Un saluto come sempre. Fulvio.

marco99 ha detto...

Fulvio sono d'accordo con l'ultima parte del tuo intervento, ma non sulla prima.
Premetto che uno come ranieri non andava preso e che dopo l'assenza di gioco dello scorso anno andava subito allontanato.
Però sono costretto a dire che è sempre meglio di niente.
Con lui in panca avremmo perso il terzo posto, garantito.

Anonimo ha detto...

Sento dire da più parti che l'esonero di Ranieri è il fallimento del progetto. Sarebbe bastata la coppa italica o la qualificazione diretta in champions già assicurata che la banda del sorriso avrebbe riconfermato Ranieri nonostante lo spogliatoio spaccato.
La priorità adesso sono i soldini che vengono dalla qualificazione diretta in Champions. Ecco perchè c'è stato l'esonero.
Per il resto, il Progetto farsa continua. E così sarà fino a quando avremmo gli interisti nel nostro cda. Continueremo a vivere sulle briciole lasciate dal pdrone di Milano.

Dei 4 dell'ave maria è andato via il meno importante. Fuori gli altri 3.

Yannick75

Estiqaatsi ha detto...

Dopo un paio di giorni di apparente silenzio il presidente dupleface della nuova Juventus Smile FC ha ricominciato a parlare.Forse doveva riprendersi dallo shoc di essere riuscito, insieme ai suoi illuminati collaboratori,a dare il benservito a mister ovvietà.Cominciavo in verità a sentire la mancanza delle sue sempre argute e pertinenti dichiariazioni .
Fra sogni di giocatori che non verrano mai alla Juve (almeno fino a quando ci saranno questi inetti),auspici, pronostici,progetti ed auguri vari ha incredibilmente detto che la responsabilità di quanto accaduto è anche dei dirigenti.Fa piacere che lo riconosca così sarà la volta buona che con i suoi sodali si tolga finalmente dalle palle.