martedì 10 giugno 2008

Mira mira che bell'esordio.


Uno è per la Ballerina di Malindi, che da buona italiana distratta salì sorridente sul carro dei vincitori un attimo dopo averne ordinato la disinfestazione, buoi compresi.
Uno è per l'avvocato ipermetrope, che da buon italiano e basta buttò il bambino insieme all'acqua sporca fingendo di non sapere che chi lavava i bambini doveva farlo dentro a una fogna.
Uno è per gli italiani perbene, che da buoni italiani perbene tirarono un sospiro di sollievo dopo avere assistito allo spettacolo della sfilata della Ballerina sul carro e al lancio del feto fetido, incarnazione moderna in chiave calcistica del purgatorio, e quindi preludio al paradiso.
Se qualcuno aveva creduto che spremere i mattoni - e magari riuscire a ricavarne succo - fosse prerogativa di chiunque, eccolo servito. Marcello Lippi ci riuscì, Marcello Lippi non dimenticò. A bocce ancora ferme, quando le onde e la tempesta nascondevano non solo l'orizzonte, ma anche la prua della nave, disse: "Finisco il mondiale e tolgo il disturbo".
Finito il mondiale avrebbe potuto chiedere la luna e qualcosa di più. Invece salutò tutti e se ne andò, senza fingere di non ricordare, e lo fece lasciando sul tavolo della nuova FIGC pulita dei Rossi e degli Albertini la Coppa del Mondo.
Io non sono contro la nazionale. Io sono contro "questa" nazionale; perché esprime e rappresenta, a tutti i livelli, la continuazione di quella somma di aborti che fu l'estate 2006.
Aborti giuridici (calciopoli, c'è solo l'imbarazzo della scelta), aborti di civiltà (avallo dell'etica di certi giornali e di certi giornalisti), aborti di logica e di serietà (l'esonero, da parte di Guido Rossi, del ct della nazionale Under 21 Claudio Gentile, senza alcuna ragione e fuori tempo massimo per consentirgli di trovare un posto altrove, dopo settimane di rassicurazioni - ricevute a più riprese - sulla sua permanenza in azzurro).
E' storia vecchia, quella dell'amore per la propria nazionale. Come se la nazionale fosse una cosa al di sopra di tutto, al di sopra degli uomini e dei loro comportamenti. Come se fosse questione di orgoglio. Orgoglio di che?
Io non sono orgoglioso di essere italiano. Io sono orgoglioso di ciò che faccio e di ciò che non faccio; in Italia ci sono nato e non avrei potuto fare altrimenti. Mi piace stare qui per tante ragioni. Non mi piace starci per tante altre. L'orgoglio, francamente, non vedo cosa c'entri in tutto questo.
Sono sempre stato stato orgoglioso di essere juventino, perché per una serie di ragioni me lo sono scelto. Ho amato la nazionale quando è successo che a formarla fossero i pilastri della mia Juve, il che - sarà un caso - spesso ha coinciso con le vittorie più memorabili. Il mio orgoglio, in quei casi, cresceva, ma era sempre il mio orgoglio di juventino, non altro.
Poi sono arrivati certi ceffi e da quel momento, per la prima volta, anche il mio orgoglio, quello che mi ero scelto io senza che nessuno mi obbligasse a farlo, ogni tanto traballa un po'.

Ma nemmeno io fingerò mai di dimenticare.

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12 commenti:

Mario Incandenza ha detto...

Mi chiedevo quanti anni bisogna tornare indietro per trovare una sconfitta così pesante, da parte della Nazionale italiana, in una fase finale di Europeo/Mondiale.
Altrove mi hanno ricordato uno 0-3 in casa con la Svezia, ma non vale, perché si trattava di un girone di qualificazione (per il Europei 1984 in Francia).

Forse bisogna tornare indietro alla finale dei Mondiali del '70, ma almeno lì c'era la scusa della stanchezza post 4-3.

Mi sa tanto che la risposta corretta è: "Mai, prima di Farsopoli".

Trillo ha detto...

Ho notato, tra le cose positive di questa figuraccia, che anche a certi Cobollizzati è finalmente scappata la voglia di ridere.
Certo c'è una bella differenza fra indossare le mutande di ghisa e il perizoma di zucchero filato (ogni riferimento alla copertura del sederino da parte dei due difensori centrali è del tutto voluto).
Vero Gigi?

faby ha detto...

quando si dice la preparazione e la sagacia tattica di un allenatore (che prima della nazionale campione del mondo ha allenato genoa - esonerato - e livorno, mica la scafatese)...
ha fatto di tutto pur di distruggere le caratteristiche che un certo marcello lippi aveva impresso su questa squadra, affinché si dicesse che era la "sua" nazionale...
ha rivoluzionato il centrocampo facendo giocare alcuni (ambrosini, mai un solo minuto nella precedente gestione) e togliendo altri (de rossi e perrotta) che con marcello hanno fatto comunque la differenza.
per non parlare del caro totò in attacco...
ricordo le parole di donandoni all'indomani della strabiliante prestazione contro il belgio: "tutti parlano di del piero, ma avete visto che di natale"...
certo che l'abbiamo visto...si è subito sciolto come neve al sole, sotto la pressione di un evento a cui evidentemente non è abituato...
uno come inzaghi (tanto per dirne uno) ci sarebbe andato a nozze...

Anonimo ha detto...

ho goduto come un mulo nel vedere i ragazzini del cigno suonare come zampogne i vari Mentecazzi e compagnia demente.
ora altre 2 partite e poi tutti i giocatori veri a preparare il preliminare di CL.
saluti Trillo
;O))

Anonimo ha detto...

N-euro 2008 roberto d. ha prolungato il contratto.
La nazionale pulita di guido rossi!!!
certo con qualche interista in più le cose sarebbero state diverse.
grazie edwin coniglio freddo (in olanda lo chiamano così....?)
max/cornercorto

Anonimo ha detto...

sottoscrivo il tuo articolo, Trillo.
Qs figc nn la tifo di certo.

Ma sai com'é difficile, vivendo in Francia, sentire gli sfotto' dei colleghi transalpini?

E la cosa divertente é che qui vorrebbero tanto la testa di Domenec, per l'approccio dei galletti all'Europeo, capisci?

Gente seria, i francesi, unica eccezione il ns "et voilà"......

ciao

Fabio Morig67

dominiobianconero ha detto...

Mazzini in una intercettazione esclamo' che i cavalli buoni alla fine escono.
Io invece vorrei dire che anche le pippe alla fine escono, soprattutto quando sono figlie di un golpe illegittimo.
A casa tutti e si ricomincia!
Senza ballerine, senza sciarpette bianche e senza nepotismi di un vicepresidente federale come Albertini che sceglie Donadoni solo perche' ci andava a troie insieme!
Affanculo!

Anonimo ha detto...

caro trillo, quoto tutto,anche i punti e le virgole!!!! ti ringrazio di aver materializzato il mio pensiero scrivendo quest'articolo!!

Anonimo ha detto...

QUOTO DOMINIO AL 101 % !!!!

Enrico "Il sobillatore Gobbo"

faby ha detto...

signori vi posto l'ultima chicca del "nostro" commissario tecnico. "la formazione non era sbagliata, l'olanda non ci ha dominato"...
ma qualcuno lo ha avvisato che ha perso 3 pappine a 0?
questo oltre che incompetente è pure arrogante...
trillo non ti ricorda qualcuno?
a me personalmente ricorda qualcuno che si riempiva la bocca della parola moralità parlando della juve di moggi e poi non riconosceva figli concepiti qua e là...vale a dire il suo "dominus"

Anonimo ha detto...

Vista la disarmante pochezza di Gattuso e Ambrosini capaci solo di
menar calci a dritta e a manca senza alcun costrutto penso che il nostro Zanetti sarebbe stato un toccasana per la nazionale che il buon Dona-Dona ha voluto snaturare perchè non somigliasse troppo a quella di
Lippi
La nazionale degli onesti rispecchia
la loro cronica incapacità

Anonimo ha detto...

...e mica solo Zanetti...io quando si infortunò Cannavaro speravo che chiamasse Legrottaglie...perchè la coppia centrale migliore che l'Italia può avere in questo momento è quella con Legrottaglie e Chiellini.

Trillo...parole sante!...non si poteva esprimere meglio il fazioso significato che viene attribuito dai beoti dell'informazione al concetto di orgoglio.
Perchè è vero, verissimo...al di là dell'orgoglio di amare la Juve da sempre, l'orgoglio che ho è per ciò che faccio e ciò che non faccio.