lunedì 23 giugno 2008

The power to be different.


Un cesso come la Thesis, ma un po' meno ingombrante, se mi consentite.
La parcheggi ovunque, meglio se con le chiavi inserite nel cruscotto in modo che qualche amico di Moratti e della Pinetina (che so, un Domenico Brescia magari un po' più tecnico) se la possa ciulare per andare a rapinare le poste di Garbagnate Milanese e levartela dai coglioni prima che scada la maxi-rata finale. Cioè prima che tu, guardando l'importo da pagare e il cassonetto che hai comprato, decida di farla finita saltando da un viadotto.
Doppio vantaggio, tra l'altro: oltre ad aver salva la vita, in quel modo ti troverai con il garage libero, dove potrai stoccare la raccolta dei dvd con i successi della nuova Juventus targata Montezemolo-Grande Stevens-Cobolli-De Meo.
Ovviamente il cesso tipo Thesis non è quello nella foto, per carità. Il mito nella foto appartiene al periodo di Vittorio Ghidella, quello che quando c'era lui "si rideva poco ma si facevano utili", disse un giorno qualcun altro.
Secondo Wikipedia Ghidella sarebbe un tipo che "schivo, di carattere introverso, passava parte della sua giornata al lavoro in mezzo ai meccanici e ai lavoratori, e il suo ufficio era quasi sempre vuoto; sosteneva che le auto si guidano con il "culo" non con la lingua.

Parole sante, ingegnere. Pensi che le squadre di calcio, invece, nel ventunesimo secolo, si possono guidare con entrambe le cose.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vergognati di quello che hai scritto su Brescia!!

Trillo ha detto...

Se non si vergognano alla Pinetina (e non si vergognano, ovviamente), non vedo di cosa dovrei vergognarmi io.
Buon campionato irregolare anche a te.