Christian Rocca, 41 anni, di Alcamo, è inviato speciale de "Il Foglio" e collabora con diverse testate italiane. Negli ultimi anni ha raccontato da New York la cultura americana e la risposta di Washington agli attacchi dell'11 settembre.
Nel 2003 ha scritto "Esportare l'America. La rivoluzione democratica dei neoconservatori"; nel 2005 ha pubblicato "Contro l'Onu. Il fallimento delle Nazioni Unite e la formidabile idea di un'alleanza tra le democrazie" (vincitore del Premio Capalbio 2005); nel 2006 è stata la volta di "Cambiare Regime", edito da Einaudi.
La sua attività di blogger (www.camilloblog.it) è volta a denunciare quelle che ritiene essere le distorsioni e le falsità della visione degli Stati Uniti proposta sistematicamente da giornali e media vari. Dalle colonne del suo blog non ha lesinato commenti su calciopoli, sulla Juve ed ha coniato, per gli interisti, il titolo di "indossatori di scudetti altrui".
Ecco un breve estratto dell'intervista:
3) Condivide il pensiero di Enzo Biagi che forse lo scandalo Calciopoli è servito per dare in pasto un mostro al popolo e per distrarre il popolino dal più grande scandalo degli ultimi anni, ovvero lo scandalo Telecom?
No, non lo condivido. Questo è complottismo e io non credo mai ai complotti. Altra cosa è, invece, l’innegabile intreccio societario tra la proprietà di una squadra di calcio di Milano e gli ex azionisti e dirigenti di Telecom. I nomi di Massimo Moratti, Tronchetti Provera, Carlo Buora e Guido Rossi sono o sono stati nella proprietà o nel consiglio di amministrazione di entrambe le società. E Rossi ha gestito la Federcalcio nei pochi mesi in cui la Juventus è stata punita e scippata di due scudetti vinti sul campo con merito. Si sa, inoltre, che la società di calcio ha chiesto a un alto dirigente di Telecom, accusato di essere a capo della struttura che conduceva indagini illegali e per questo in galera, di pedinare e quant’altro Moggi, un arbitro di Serie A, calciatori della stessa squadra e probabilmente anche altri dirigenti e tesserati federali. I fatti sono questi, ma non credo ai complotti.
[...]
7) E' credibile che un ex ferroviere avesse più potere, nel calcio, di chi ha grandi gruppi di potere alle spalle, di chi maneggia il petrolio, le centrali Telecom, le televisioni con annessi diritti tv?
Moggi aveva il grande potere del nome Juventus alle spalle e certamente si sapeva muovere sul mercato, la sua arma a disposizione contro i soldi a palate e i bilanci un po’ così degli avversari. Quando la proprietà della Juventus l’ha scaricato, e non si è mai capito bene perché, i giornali amici si sono scatenati. I più duri sono stati la Gazzetta, il Corriere della Sera e la Stampa, nei cui consigli di amministrazione c’è almeno un rappresentante della famiglia Agnelli.
[...]
13) Lei è sempre molto critico, come noi del resto, con il presidente Cobolli. Se questi dirigenti trovassero il coraggio di chiedere la revisione dei processi sportivi cambierebbe giudizio?
No. Mi piacerebbe che lo facessero e glielo riconoscerei, ma questo non cancella che cosa hanno fatto in quella primavera-estate. Senza dimenticare la cessione di Ibrahimovic agli indossatori di scudetti altrui, senza la quale a Milano sarebbero rimasti soltanto con lo scudetto a tavolino o a tavaroli.
[...]
17) Come reputa le dichiarazioni di Massimo Moratti in seguito alla sentenza Gea ed alla ventilata ipotesi di restituzione dello scudetto di cartone alla Juve?
Moratti ha parlato? Non so, ho visto sul Corriere che ha scattato fotografie poetiche agli immigrati che spalavano la neve di Milano. Quello che ha fatto lui per gli extracomunitari, non l’ha fatto nessuno. Basta vedere Recoba.
Clicca QUI per leggere l'intervista completa su Ju29ro.com.
Nel 2003 ha scritto "Esportare l'America. La rivoluzione democratica dei neoconservatori"; nel 2005 ha pubblicato "Contro l'Onu. Il fallimento delle Nazioni Unite e la formidabile idea di un'alleanza tra le democrazie" (vincitore del Premio Capalbio 2005); nel 2006 è stata la volta di "Cambiare Regime", edito da Einaudi.
La sua attività di blogger (www.camilloblog.it) è volta a denunciare quelle che ritiene essere le distorsioni e le falsità della visione degli Stati Uniti proposta sistematicamente da giornali e media vari. Dalle colonne del suo blog non ha lesinato commenti su calciopoli, sulla Juve ed ha coniato, per gli interisti, il titolo di "indossatori di scudetti altrui".
Ecco un breve estratto dell'intervista:
3) Condivide il pensiero di Enzo Biagi che forse lo scandalo Calciopoli è servito per dare in pasto un mostro al popolo e per distrarre il popolino dal più grande scandalo degli ultimi anni, ovvero lo scandalo Telecom?
No, non lo condivido. Questo è complottismo e io non credo mai ai complotti. Altra cosa è, invece, l’innegabile intreccio societario tra la proprietà di una squadra di calcio di Milano e gli ex azionisti e dirigenti di Telecom. I nomi di Massimo Moratti, Tronchetti Provera, Carlo Buora e Guido Rossi sono o sono stati nella proprietà o nel consiglio di amministrazione di entrambe le società. E Rossi ha gestito la Federcalcio nei pochi mesi in cui la Juventus è stata punita e scippata di due scudetti vinti sul campo con merito. Si sa, inoltre, che la società di calcio ha chiesto a un alto dirigente di Telecom, accusato di essere a capo della struttura che conduceva indagini illegali e per questo in galera, di pedinare e quant’altro Moggi, un arbitro di Serie A, calciatori della stessa squadra e probabilmente anche altri dirigenti e tesserati federali. I fatti sono questi, ma non credo ai complotti.
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7) E' credibile che un ex ferroviere avesse più potere, nel calcio, di chi ha grandi gruppi di potere alle spalle, di chi maneggia il petrolio, le centrali Telecom, le televisioni con annessi diritti tv?
Moggi aveva il grande potere del nome Juventus alle spalle e certamente si sapeva muovere sul mercato, la sua arma a disposizione contro i soldi a palate e i bilanci un po’ così degli avversari. Quando la proprietà della Juventus l’ha scaricato, e non si è mai capito bene perché, i giornali amici si sono scatenati. I più duri sono stati la Gazzetta, il Corriere della Sera e la Stampa, nei cui consigli di amministrazione c’è almeno un rappresentante della famiglia Agnelli.
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13) Lei è sempre molto critico, come noi del resto, con il presidente Cobolli. Se questi dirigenti trovassero il coraggio di chiedere la revisione dei processi sportivi cambierebbe giudizio?
No. Mi piacerebbe che lo facessero e glielo riconoscerei, ma questo non cancella che cosa hanno fatto in quella primavera-estate. Senza dimenticare la cessione di Ibrahimovic agli indossatori di scudetti altrui, senza la quale a Milano sarebbero rimasti soltanto con lo scudetto a tavolino o a tavaroli.
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17) Come reputa le dichiarazioni di Massimo Moratti in seguito alla sentenza Gea ed alla ventilata ipotesi di restituzione dello scudetto di cartone alla Juve?
Moratti ha parlato? Non so, ho visto sul Corriere che ha scattato fotografie poetiche agli immigrati che spalavano la neve di Milano. Quello che ha fatto lui per gli extracomunitari, non l’ha fatto nessuno. Basta vedere Recoba.
Clicca QUI per leggere l'intervista completa su Ju29ro.com.
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7 commenti:
Aspetiamo un suo commento su Porta a Porta di ieri sera. La mia impressione è che se avessero invitato a controbattere al trio (Cucci, Galeazzi e Gazzoni) persone come lei o qualche membro di ju29ro, allora ne avremmo viste delle belle. Li avreste affossati, distrutti e ridicolizzati.
Sarebbe il mio sogno vedervi ospiti fissi a qualche trasmissione. Non si riesce proprio a trovare qualche aggancio per finire in televisione?
Commentare le "elucubrazioni filosofiche" di certi cronisti ed ex-bancarottieri, presenti nella puntata di ieri sera, di PORTA a PORTA, è come affermare la validità assoluta di principi di "meccanica quantistica" che, a differenza dalla "meccanica classica", si limitano ad esprimere la probabilità di ottenere un DATO risultato, da una CERTA misurazione.
Questo parallelismo per significare che le ripetute "misurazioni" di comportamenti etico-sportivi non in linea con i presunti "doveri" di un ex rappresentante legale di FC JUVENTUS, sarebbero alla base dell'ASSUNTO (Illecito Strutturale), propedeutico alle "SENTENZE FARSA", suggellati da una MECCANICA CLASSICA di CONDANNA, insita nell'interpretazione "sui-generis" dei codici di DIRITTO SPORTIVO.
Chiunque, pur non esperto in FISICA, coglierebbe la mistificante commistione di queste teorie, basate su un concetto demagogicamente populista dell'attribuzione di COLPA, solo perchè il FRUTTO VINCENTE di MERITI PROFESSIONALI, ottenuto nel RISPETTO delle LEGGI VIGENTI e confermati dalla ASSOLUTA mancanza di PROVE che documentino la FLAGRANZA di REATO, è comunque INFICIATO da un LESSICO comportamentale, aborrito dalla maggior parte degli "ONESTI" benpensanti.
Da una modesta trama
di JUVENTINO INDOMITO
Ciao Trillo,
grazie per avere inserito il mio Blog nel Tuo.
Ti rimando al mio post.
Nemo
Caro DR. RONDI, nessuno di noi ha le tette grosse e la faccia da maiala, purtroppo, né si fa trombare da un calciatore famoso.
Quindi la tv per noi rimane un miraggio, soprattutto per discutere di pallone. :-)
Grande Rocca.. sicuramente un vecchio, rancoroso sobillatore come noi..
Un momento......Sobillatore sono io !
Scherzi a parte i commenti seguiti sui giornali,e sui media in generale,alle sentenze e alle dichiarazioni successive al processo appena concluso sono a dir poco scandalose.
Si sta cercando per la seconda volta di travisare e manipolare la realtà dei fatti e la reale valenza di cio che è accaduto.
Purtroppo al di là delle solide argomentazioni di D'Onofrio o dei coriacei Rocca ed altri meritevoli personaggi , resta una certa delusione nel constatare che oltre a noi "Rancorosi" pochi abbiamo il coraggio di schierarsi per la vittoria della verità e della giustizia.
Lo stesso Lucianone pare ormai svuotato di gran parte della grinta che lo identificava e coloro che ne tessevano in pompa magna le lodi solo un paio di anni fa ( vedi Cucci e Sacchi tanto per fare l'esempio di Porta a porta ecc....) fanno a gara per soffiare sulla fiamma della "purga esemplare" comminata a Lui e alla sua e nostra Juventus.
Per non parlare del colluso Abete autore di alcune dichiarazioni da forca sul numero odierno della "carta da culo rosanera".
L'aria di insabbiamento che si respira è forse, per quanto possibile,più forte del 2006.
Sta a gente come noi tentare di aprire gli occhi a chi li ha o lo vuole chiudere ancora una volta!
Enrico il Sobillatore Gobbo
Intanto Moggi viene assolto a Milano... secondo il giudice non diffamò l'Inter quando disse che era stata trattata in maniera diversa dalla Juve per lo scandalo del passaporto falso di Recoba... ed anche di questa notizia nessuna traccia nei tg...
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