martedì 20 aprile 2010

Stella stellina.


Il giorno che il Pres-addì-diggì Blanc tirò quel cassetto maledetto per estrarne il progetto stadio ideato da altri e farlo proprio, avrà mai pensato che sarebbe potuto finire tutto in vacca?
Chissà, magari propettive e sogni, in quel momento, erano davvero eccitanti per il delfino francese del delfino italiano, come lo erano già stati il futuro e l'eldorado sociale per i protagonisti del sessantotto. Peccato che poi, il sessantotto, ci avrebbe lasciato Paolo Liguori. E le prospettive per il nuovo stadio, manco quello.
Oltre a navigare a vista alla ricerca di quegli sponsor che fino a qualche anno fa si sarebbero azzuffati per appiccicare il proprio logo sulla nostra divisa ufficiale, ora la task force commerciale della Newentus parrebbe intenzionata a dotare i settori della futura casa dei bianconeri di tante stellette, con relativo nome e cognome, quanti sono stati i Campioni con la "C" maiuscola che ne hanno vestito la maglia nei suoi oltre cent'anni di gloriosa esistenza.
Innanzitutto l'idea: granata che più granata non si può. Perfettamente in linea con la filosofia torinista la quale, priva di ragioni decenti per guardare avanti, da circa sessant'anni guarda indietro, smadonnando con il destino per tutto ciò che, senza Superga, avrebbe potuto essere ma non fu. Più il Filadelfia, la grinta, il tremendismo, Puliciclone, i gemelli del gol, la zona champagne di Gigi Radice, il vivaio più florido d'Italia e la Maratona col numero 12 che, boia faus!, "intanto nei derby del tifo non c'è mai partita".
Oltre all'idea, le conseguenze. Perché le cattive idee, più di quelle buone, portano sempre a delle conseguenze. Secondo Tuttosport, che ha ripreso la notizia dal sito più ridarello che ci sia - Juventus.com, nell'esclusiva area riservata ai Members - , " i cinquanta campioni scelti daranno il nome ad altret­tante zone in cui sarà sud­diviso il nuovo stadio, ca­ratterizzate da stelle gi­ganti a loro dedicate. E i tifosi potranno acquistare una piastrella, nell’area del campione preferito, la­sciando il proprio nome im­presso indelebilmente nel­la casa della Juventus".
Ora, dopo anni trascorsi a vedere le sgroppate di De Ceglie e gli eurogol di Amauri, come se non bastasse, ce lo vedete voi un tifoso della Juve che si compra una piastrella nell'area dedicata a Zibì Boniek per metterci la firma? Secondo me, ben che vada, e ammesso che il colore si abbini ai sanitari, la piastrella quel tifoso la stacca dalla parete nottetempo e se la porta a casa per decorarci il cesso.
Io farei così: se proprio è necessario celebrare il passato per anestetizzare i tifosi dal supplizio di non avere un futuro, allora rendiamo onore, per coerenza, anche ai fautori del nostro radioso presente. Se ci state, dico a voi dell'area commerciale, io di piastrelle me ne faccio almeno tre: quella di Zaccone, quella di Montezemolo e quella di John Elkann.

Non è grandeur, la mia, mica sono francese. E' che ho i doppi servizi.

4 commenti:

marco99 ha detto...

c'è poco da commentare.. l'ennesima, ma non ultima, buffonata della copia di fatto elkann/blanc...

Nemo ha detto...

STU-PEN-DO !
La finale dei doppi servizi poi è un assoluto tocco di classe.

Caro Trillo, ma dove mai siamo finiti ... !
Che tristezza.
Amici, Vi affido solo questo pensiero: quale sarebbe stato il commento a tutto ciò - come al solito "fulminante" - dell'Avvocato ?
Ecco questo sarebbe si un bel concorso per noi Juventiniveri, e non il "nome-dello-stadio".

Coche ha detto...

Caro Trillo,
questa storia delle stelle mi sembra proprio una bella trovata.Ci voleva proprio un modo efficace, a mio modesto avviso, per mettere il timbro sul certificato di morte della vera Juve.Credo proprio che bisogna riconoscere, una volta tanto, che il nasuto progettista francese,chiamato ad officiare le esequie, abbia avuto una inaspettata e geniale intuizione:ricordare ai posteri che per più di cent'anni c'era stata una squadra gloriosa chiamata Juventus!Non ti sembra che sia proprio una bella idea?Quelle luccicanti e variegate stelle(ma sì anche quella polacca) che avevano illuminato la storia di quella società staranno a ricordare ai rancorosi tifosi di serie b che avranno ancora lo stomaco di poggiare le chiappe sui fogli rosa del nuovo stadio che una volta gli avversari di quella squadra si cagavano addosso ancora prima di scendere in campo.E questo mi sembra veramente il tributo più azzeccato che il nuovo corso dirigenziale potesse dedicare alla Juve che fu!
Complimenti vivissimi.
Alla prossima

yannick75 ha detto...

Una breve parentesi sulla Champions. Si vede l'ottimo lavoro di Walter Gagg: 2 rigori non concessi al Chelsea all'andata (1 con annessa espulsione di Samuel), 2 rigori non concessi al Chelsea al ritorno, 2 rigori non concessi al Barcellona all'andata oltre al gol di Milito in fuorigioco (così come in fuorigioco era il suo gol a Kiev nella partita decisiva per il passaggio del turno).

Non c'è che dire Trillo...c'avevi visto giusto qualche tempo fà. A Madrid sarà Herr Brindellonen a consegnare la Coppa ai più onesti d'europa?