martedì 3 giugno 2008

Confuso e felice.


Dopo avere foderato il computer con un profilattico gigante, mi sono collegato al sito web della carta tissue rosa, dove ho trovato una gigantesca marchetta gusto miele e peli (si vede che Mourinho era arrivato ad Appiano Gentile seduto in cima a una catasta di favi) sulla presentazione dello Special One, firmata Riccardo Pratesi.
Tanto per essere originale, il neo allenatore interista ha esordito dicendo di essere arrivato in una squadra spezsiale, della quale da questo momento lui sarà il più grande tifoso, riuscendo così a dire, pronti-via, due stronzate assolute e - nel contempo - ad aggiornare la lista degli slang Onesti; avete presente, no? I nerassùrri che vincono sensa rrruvàre riempiendo così di sciòia e feliscità i cuori di Materàssi, Sanètti e Valotèli...

"Il signor presidente (The Lord, n.d.T.) mi ha regalato uno splendido libro sulla storia dell’Inter. Ma ora voglio cominciare a scriverne un altro: voglio iniziare un nuovo ciclo. La prima regola sarà dimenticare quello che è stato vinto: è il passato, è storia".

Se per ciclo intende quello mestruale, che da circa quindici anni coglie il signor presidente (QUI troverete una breve analisi dell'ultimo ciclo avuto, in ordine di tempo) con cadenza semestrale, non vi è dubbio che il prossimo non tarderà ad arrivare, magari già prima del prossimo Natale.
Dimenticare quello che è stato vinto, invece, sarà ancora più semplice. Se considera i successi al netto degli ultimi scudetti, arraffati a mani basse con l'aiuto di Guido Rossi (il cartonato), DJ Ruperto e la sua Disco-Band (il comodino) e dei ragazzi del cavallo di razza senza criniera (il sudditanzàto), per trovare immagini di Piazza Duomo addobbata di nerazzurro con una certa frequenza dovrà rivolgersi all'Istituto Luce, e ravanare fra i cinegiornali in bianco e nero sul boom economico degli anni '60.

"Quando ho avuto i primi contatti con Moratti? Il giorno dopo la seconda sfida dell'Inter col Liverpool."

Per la serie "Il Lord, nel Mancio, ci credeva eccome". Non era certo necessaria questa confessione, tra l'ingenuo e il sadico, per capire come fossero andate veramente le cose. Ma è sempre meglio non lasciare zone d'ombra. Altro che sarti e stampelle: che classe, signor presidente.
E che inquietante somiglianza assume, tra l'altro, questa prima gaffe spezsiale, con la parabola di Mr. Tinkerman, il quale alcuni mesi fa svelò che la richiesta degli Smile Guys per il campionato 2007/2008 era stata il piazzamento Uefa, e non il tanto decantato ritorno in Champion's League.
Ma insomma - direte voi - è mai possibile che un rancoroso tifoso juventino non trovi di meglio da fare che spulciare in lungo e in largo le dispute di casa Inter?
Che cosa dovrei fare, di grazia? E' di ieri la notizia di un interessamento del Barcellona per David Trezeguet, per ottenere il quale - secondo i giornali - servirebbero 25 milioni di euro.
Venticinque milioni di euro. Tanti quanti ne incassò la Juventus dalla cessione di Ibrahimovic all'Inter. Tanti quanti ne ha incassati il Palermo dalla cessione di Amauri alla stessa Juventus. Praticamente, la società dell'attaccante a prezzo fisso, come il cinema al lunedì.
Ah, dimenticavo: sempre secondo i giornali, se parte Trezeguet, arriva Quagliarella.

Fidatevi. Se vogliamo provare a non impazzire, non ci rimane che l'Inter.

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3 commenti:

Fabbro ha detto...

Parole sante Trillo, e giusto per restare nell'attualità noi bianconeriveri tifosi di serie C siamo forse gli unici che potremmo un tantino moralizzare sulle spese del Benzinaro,- decisamente fuori da ogni logica di congiuntura economica - , visto che ancora al tempo dell'AVVOCATO (tutto maiuscolo come doverosa proporzione morale rispetto ai nuovi signori-sigh!!!), la proprietà cercava di non scucire uno scudo-uno. E molti giornalisti di fede nerassurra che popolano le emittenti locali lombarde (chiedo scusa ai giornalisti veri ), si scagliano con il viso paonazzo e gli occhi fuori dalle orbite sbraitando che con i propri soldi ognuno ci fa quello che gli pare......; un bel belino perchè quelli sono soldi NOSTRI. Nostro malgrado infatti finanziamo quella società di zecche ogni volta che accendiamo la luce o usciamo con l'auto. Pensare che sostengo economicamente quella banda di monatti e non posso permettermi di essere azionista della Juve. Brrrr VERGOGNA.

Consolati va, che almeno le trote bollano.

Anonimo ha detto...

Io mi diverto anche con il sito di Fango Rossi ;O))))
Saluti

Trillo ha detto...

Minchia Fabbro, pensa che domani avremmo in programma di andare a scannare due trote in val Trebbia.
Se tutto va bene, la piena mi trascinerà fino al delta del Po.
Secondo i miei calcoli (dopo aver dato un'occhiata al meteo), dovrei venir recuperato a bordo di un peschereccio romagnolo, gonfio d'acqua e con gli occhi mangiati dalle cornacchie, verso la tarda serata di sabato prossimo.