La rete non aveva ancora smesso di scrollare per il 2-2 di Drogba che da parte degli organi di partito era già scattata, a reti unificate, l'opera di glorificazione della Juventus New Style & Smiles.
Originale come una battuta di Enrico Bertolino, il titolo scelto da tutti i fiancheggiatori mediatici degli avanzi di Famiglia era: "Juve fuori a testa alta". Applausi.
E allora applaudo anch'io, visto che quando me ne andavo a letto singhiozzando per la sconfitta subìta ad Atene dalla Juve dei sei campioni del mondo più Bettega, Boniek e Platini, tanti dei ciarlatani presenti ieri sera in tribuna d'onore a Torino manco sapevano che si era giocato e per che cosa, chi scaccolandosi con un ditino, chi con due, e chi passandosi la mano ricoperta di caccole sul ciuffo in cerca di un lavoro serio, con ancora impresse nel culo le impronte delle pedate ricevute nell'ufficio del (e dal) Gran Capo Supremo.
E allora applausi. Applausi allo staff tecnico, grazie al quale abbiamo già raggiunto e superato - e siamo ancora all'inizio di marzo - quota quaranta infortuni muscolari in una sola stagione.
Applausi allo staff dirigenziale, grazie al quale la Juventus è arrivata alla partita più importante dell'anno presentando - o meglio: costretta a presentare - una formazione terribilmente premonitrice di come potrebbe essere il nostro futuro prossimo una volta rottamati i pochi (e giustamente logori) campioni rimasti.
Applausi a chi ha pensato di concludere il resoconto della serata sul sito ufficiale della società scrivendo che "La stagione non è finita e ci sono altre due manifestazioni da onorare".
Da onorare di solito ci sono i morti, e Dio solo sa se e quanto (e quali, soprattutto) ce ne sarebbero stati nel recente passato: ma se non è successo fino a ieri, non siamo certo così ingenui da sperarci adesso. Le manifestazioni invece non si onorano: le manifestazioni si vincono. O perlomeno si prova a farlo, fino all'ultimo respiro.
Perché, parafrasando il Marchese del Grillo, noi siamo la Juventus. Mentre voi, ciarlatani presenti ieri sera in tribuna d'onore, non siete un cazzo.
Originale come una battuta di Enrico Bertolino, il titolo scelto da tutti i fiancheggiatori mediatici degli avanzi di Famiglia era: "Juve fuori a testa alta". Applausi.
E allora applaudo anch'io, visto che quando me ne andavo a letto singhiozzando per la sconfitta subìta ad Atene dalla Juve dei sei campioni del mondo più Bettega, Boniek e Platini, tanti dei ciarlatani presenti ieri sera in tribuna d'onore a Torino manco sapevano che si era giocato e per che cosa, chi scaccolandosi con un ditino, chi con due, e chi passandosi la mano ricoperta di caccole sul ciuffo in cerca di un lavoro serio, con ancora impresse nel culo le impronte delle pedate ricevute nell'ufficio del (e dal) Gran Capo Supremo.
E allora applausi. Applausi allo staff tecnico, grazie al quale abbiamo già raggiunto e superato - e siamo ancora all'inizio di marzo - quota quaranta infortuni muscolari in una sola stagione.
Applausi allo staff dirigenziale, grazie al quale la Juventus è arrivata alla partita più importante dell'anno presentando - o meglio: costretta a presentare - una formazione terribilmente premonitrice di come potrebbe essere il nostro futuro prossimo una volta rottamati i pochi (e giustamente logori) campioni rimasti.
Applausi a chi ha pensato di concludere il resoconto della serata sul sito ufficiale della società scrivendo che "La stagione non è finita e ci sono altre due manifestazioni da onorare".
Da onorare di solito ci sono i morti, e Dio solo sa se e quanto (e quali, soprattutto) ce ne sarebbero stati nel recente passato: ma se non è successo fino a ieri, non siamo certo così ingenui da sperarci adesso. Le manifestazioni invece non si onorano: le manifestazioni si vincono. O perlomeno si prova a farlo, fino all'ultimo respiro.
Perché, parafrasando il Marchese del Grillo, noi siamo la Juventus. Mentre voi, ciarlatani presenti ieri sera in tribuna d'onore, non siete un cazzo.
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10 commenti:
D'accordo su tutto!
la cosa più triste, per me rancorso ma credo per tutti quelli di serie c, è vedere giocare la juve negli ottavi di champions con gente che a questi livelli non può proprio presentarsi...
iniziando dal cantante naturalmente, che, solito colpo di genio, sostituisce l'unico che si dannava l'anima in campo (iaquinta)...
per non parlare di quei pagliacci (del piero in primis) che alla vigilia si erano sprecati in parole tipo: daremo il massimo ed anche oltre...e poi vedi solo dei fantasmi vagare per il campo che non si sognano nemmeno di rincorrere l'avversario che gli ha appena soffiato palla come ad un ragazzino...
l'unico applauso vero, senza ironia, se mi consenti trillo,
lo faccio a nedved...
per il resto...andate tutti a fanculo...
Ho capito che non ce l'avremmo fatta dopo il gol di
Iaquinta,quando le telecamere si sono posizionate su Lcdm.
Vorrei sapere da quanto questo tizio non si presentava allo stadio a vedere un sogno plasmato da suo padre e da suo zio.
Ai tempi della Triade era bandito dal Delle Alpi.
Onore alla triade
Nicola Ju29ro contro tutto,tutti e Totti
Io penso che l'amarezza che tutti noi portiamo nel cuore dopo il risultato di ieri, non possa farci dimenticare da dove veniamo. E noi veniamo dalla serie B, da dove ci hanno scaraventato tre anni fa e da dove siamo ripartiti per arrivare agli ottavi di Champions. Noi arriviamo da una squadra distrutta nel cuore e nell'anima, che ha saputo ritrovarsi e rinascere anche grazie all’amore di milioni di persone che, altrimenti, sarebbero morti con lei. Noi arriviamo da una serie di errori di gestione clamorosi, commessi per l'inesperienza di alcuni dirigenti, mai trovatisi in situazioni d’emergenza simili, e per la fretta, frutto d'amore, impiegata per uscire fuori da una crisi che la nostra storia non aveva mai conosciuta.
E, diciamola tutta, noi Juventini, bianconeri nell'anima, quante volte abbiamo sofferto serate come quella di ieri sera anche prima del "Grande Scandalo", ma, come ho già letto da qualcuno, insieme ai fischi, all'uscita dal campo ci accompagnava la sicurezza che ci avremmo riprovato l'anno successivo.
E' sempre buona norma conoscere il luogo storico preciso da cui si proviene per avere la sicurezza di raggiungere la meta prefissa.
Facciamo in modo che la serata di ieri e le emozioni che hanno di nuovo attraversato le nostre anime bianconere, siano il nostro nuovo punto di partenza. Facciamo in modo che il nostro essere Ju29ri sia da esempio e renda partecipi di questo essere chi ancora, fra i membri societari, giocatori e tecnico compresi, non lo è appieno.
Facciamo in modo che le nostre critiche siano sempre costruttive e mai insultanti per i colori che amiamo e per le persone che li indossano.
Perché nel calcio, nello sport e nella vita, non sempre si può vincere. E l’importante non è solo partecipare, bisogna anche esserci con ONORE!
cmq trillo è più forte di me, quando vedo quella foto mi viene da vomitare..
Abbiamo fatto il massimo che potevamo fare. Hanno dato tutto,giusto che siano usciti tra gli applausi.
Poi penso che dopo aver dato tutto siamo usciti agli ottavi di finale,siamo secondo in un campionato a 2 squadre a 7 punti dalla prima,dobbiamo rimontare in semifinale di coppa italia e mi vien voglia di spaccare tutto
SCIAFF! Manca lo schiaffo. Se non ricordo male, nel marchese del grillo, era flavio bucci che pronunciava la frase ai PECORONI.
ELIMINATI. SCIAFF. Rimane la Coppa Italia... Aggiungerei anche un bel calcio in culo ai "ridens" che ci governano. TUM!!!
Che tristezza........
Enrico il Sobillatore Gobbo
Loro sono pagati per fare questo lavoro.
Noi ragioniamo col cervello, con la memoria, ma soprattutto col cuore.
Se non riuscivamo a vincere neanche quando eravamo la "vera" Juve figurarsi oggi con questa squadra, questo staff tecnico e questa pseudodirigenza.
JAN
P.S. Montezemolo crepa!
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