sabato 12 aprile 2008

71 is back!


E' tornato finalmente!
Il mitico 71, che non avevo certo dimenticato di celebrare in questo post dello scorso 18 luglio*, è stato riammesso ad arbitrare, grazie all'annullamento della sospensione fino al 15 maggio 2008 che gli era stata inflitta dalla Disciplinare.
Ora starà solo a Collina decidere quando l'onesto arbitro barese (quello che telefonava a Moggi per sapere se era tanto arrabbiato con lui per la partita di Reggio Calabria, quella dove - malgrado la Cupola imperante - lui e i suoi assistenti avevano preso la Juve di Capello a cinghiate nei denti consegnando i tre punti alla Reggina, ndr) potrà tornare a zampettare sui campi del nuovo campionato etico e Onesto.
Le sue prime parole da uomo libero sono state: "Confidavo che il tempo avrebbe dimostrato la mia estraneità: purtroppo ci è voluto un pò di tempo, ma l'importante era dimostrare questa mia situazione". Ecco: vedo tutto bianco e mi fischiano le orecchie, devo sedermi.
Di questo passo la Cupola si ritroverà ad assomigliare più al coperchio della zuppiera di mia zia, e l'associazione a delinquere tentacolare che gli Stanlio & Ollio di Napoli - Beatrice e Narducci - stanno teorizzando nei capi d'accusa del processo a calciopoli, paragonandola serenamente alla loggia massonica P2 di Licio Gelli, si svelerà essere composta da Moggi, Giraudo e De Santis.
Che in questo paese ridicolo, il quale si appresta ad andare alle urne fingendo di essere una cosa seria, non si sollevino - a questo punto - anche le voci di qualcuno al di fuori della ristretta cerchia di juventini non lobotomizzati dalla farsa, è un fatto assai triste.
Vorrei sapere cosa pensano davvero le migliaia di scienziati che, da ogni angolo della penisola, da ogni angolo del web, hanno osannato (e continuano a farlo) lo smembramento del mostro mangia-sogni generato dalla mente diabolica di Lucky Luciano, vedendo cadere a pezzi, giorno dopo giorno, il castello di accuse che tanto li ha eccitati a partire da quell'estate mondiale.
Perché quell'eccitazione, lo ricordo a tutti, prese forma anche grazie - per esempio - alla lettura delle scabrose intercettazioni telefoniche nelle quali Paparesta chiedeva a Meani di parlare (via Galliani) con Gianni Letta, per dargli una mano a sbrigare certi affari legati alla sua attività professionale di commercialista.
Sfido chiunque, e sottolineo chiunque, a trovare un solo brano, nei dialoghi di Moggi pubblicati a tutta birra, dove si sfiorino così pericolosamente e da vicino temi che, con i soldi - questi sì - hanno a che fare parecchio. Non so se mi spiego.
Se Paparesta tornerà ad arbitrare, e lo farà, come si regoleranno gli Onesti cantori della seconda repubblica del calcio? Chiederanno di non incontrarlo mai sulla propria strada? Oppure, più pragmaticamente, se lo caricheranno a bordo facendo finta di sopportarlo controvoglia, consapevoli del fatto che intanto non sarà la presenza sua o quella di qualcun altro, fischietto alla mano, a spostare gli equilibri che la farsa così sapientemente, durante quell'estate mondiale, ridisegnò?
Non so perché, ma qualcosa mi dice che sarà buona per tutti la seconda ipotesi. E se alla fine di questa storia - anzi, a voler essere sinceri anche adesso, e già da un pezzo -, tutto sarà come prima, chi se ne frega? L'importante è che non ci siano più loro: i gobbi ladroni.

Con la loro Cupola senza cupola. E con la loro associazione senza associati.

* Il 18 luglio 2007, la Cassazione sentenziò che il mitico e spesso terapeutico vaffa non costituisce reato. Una delle poche decisioni della giustizia, in questi due anni, a venire in nostro soccorso. Accontentiamoci, almeno per ora.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Il giudice unico della settima sezione civile del Tribunale di Torino ha stabilito che il giornalista Marco Travaglio dovrà risarcire Fedele Confalonieri e Mediaset s.p.a. per un articolo diffamatorio pubblicato su l'Unità il 16 luglio 2006. In quell'articolo aveva sostenuto che Mediaset aveva un ruolo nel "sistema Moggi-Galliani" (parole di Travaglio), condizionando il mondo del calcio pro Milan attraverso la vendita dei diritti televisivi. Per i giudici tale affermazione è falsa e diffamatoria.

marco99 ha detto...

l'obbiettivo del 2006 era distruggere quella Juve, ormai ci sono riusciti, ci hanno sfilato campioni e scudetti e sbatutti in B.
I cannibali del 2006 non avranno altro da dire, salvo in futuro tornare ad azzannare la juve se ne avranno occasione.
Consiglio alla magistratura di Napoli di pensare più alla "monezza" che invade le strade che alle cravatte di moggi.
Tra l'altro primo esempio della storia del mondo di una cupola cosi piccola che ci sta da solo dentro.

GoalKeeper ha detto...

io volevo fare i complimeti per il blog!!molto bello!!!Cmq io tifo UDINESE!!forza Udinese!! ;)

Masino ha detto...

La mia cupola e' piu' corposa di quella di Moggi! Welcome to the banana republic of Italy, dove non crescono le banane ma cresce la vergogna che sentono le persone oneste! Puahhhh!!!

Trillo ha detto...

Per Goalkeeper: e allora forza Udinese, che ti devo dire... ;-)
Anche perché nel nostro futuro c'è qualcosa di molto simile all'Udinese, continuando con questa dirigenza di inetti. Con tutto il rispetto per l'Udinese, ovviamente. ;-))

Per Masino:
Se hai una cupola così corposa, potresti tornare utile il giorno che ci saranno da regolare i conti con certi personaggi, magari arrivandogli alle spalle. Sempre se te la senti, si intende... :-)))

Anonimo ha detto...

In calciopoli ci sono situazioni evidenti. In gergo tecnico mi pare si dica: fatti.
Lasciamo perdere, senza con ciò volerlo rimuoverlo, che il commercialista di bari avesse incarichi nel collegio sindacale di società vicine a galliani. Su questo non ho indagato e le notizie dei giornalai rimangono senza approfondimenti. Passiamo al fatto. Paparesta nel famoso dopo-gara con la reggina è vittima nello spogliatoio di una temibile reprimenda della coppia M&G Moggi e Giraudo. Di tutto ciò, come lui stesso ha ammesso, non è fatto cenno nel referto arbitrale. Cioè, l'arbitro ha scientemente taciuto dell'accaduto in quello che è l'atto fondamentale di un direttore di gara. Solo col referto i giudici possono sanzionare. Se ammonisco un calciatore e non lo riporto nel referto, ciccia. Bene, anni fa, molti ormai, nella lontana Calabria, in un macht di ultime categorie, un arbitro omise di riportare nel referto minacce subite dai dirigenti di una società all'interno dello spogliatoio. Denunciato da terzi il fatto e convocato l'arbitro nella commissione di competenza, lo stesso ammise l'accaduto. Venne RADIATO! Non mi risulta che nel frattempo il codice di comportamento o norme interne all'aia siano mutate.
Questo dimostra come calciopoli sia un'autentica burla, ma soprattutto come nulla sia cambiato.

Trillo ha detto...

Olé. ;-)

Masino ha detto...

Trillo, spero di non venir tacciato di vanteria ma mi riferivo alla massa cupolesca localizzata a sud dell'ombelico. Pero'per quanto riguarda i conti da regolare, la feccia puzzolente nomata Monnezzemolo deve sperare di non incontrarmi in un vicolo buio, per non parlare di quel grissino ammuffito dello Smilzo.

Trillo ha detto...

Quale vanteria, ci mancherebbe. Eri stato chiarissimo.
Ma una volta in quel vicolo, come li "tratteresti"? A colpi di "cupola" nel portabagagli? :-))