lunedì 22 settembre 2008

Ridateci Moggi.


Un ex (forse) cocainomane, pappa e ciccia con Fidel Castro, entrerà a far parte della grande famiglia di un presidente che dalle colonne della Gazzetta dello Sport ha ribadito ieri l'altro come la sua squadra sia riuscita finalmente a scalare l'Olimpo grazie alla fine degli imbrogli che gliel'avevano impedito per anni.
La confidenza è stata raccolta da un giornalista che per decenni aveva leccato il culo alla famiglia Agnelli (e alla Juventus), salvo ritirare la lingua una volta morti i fratelli per varcare la soglia dello stesso culo da in groppa al siluro rosa più grande della storia.
Pochi giorni fa un personaggio che entrava e usciva dalla Pinetina come un Sarti qualsiasi (anche se è solo un sarto) è stato condannato a otto anni di reclusione per spaccio di cocaina, e di quelle intercettazioni nelle quali discorreva amabilmente con i tesserati dell'Inter su come si dovrebbe condurre una latitanza sicura non si sa più nulla da mesi.
Un criminale di guerra accusato di genocidio e crimini contro l'umanità subito dopo l'arresto ha confessato di avere assistito diverse volte, durante gli anni di latitanza, alle partite casalinghe dell'Inter, la squadra dei suoi idoli Mihajlovic e Stankovic.
Il presidente del Torino, intervistato su La Stampa, ha infine dichiarato di pagare Sandro Mayer più di Rosina perché "se lo merita: ha inventato la rivista "Dipiù". E se inventava "Depilare i polpacci nel terzo millennio" cosa gli dava, l'ingaggio di Ibrahimovic?
Secondo me ci sono due modi per essere davvero bastardi: regalare l'iPhone a un cieco o spingere un bambino a tifare per il Toro.

Ma poi si può sempre diventare interisti, e tornare in pace con la coscienza.

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7 commenti:

marco99 ha detto...

maradona e l'inter; Dio li fa e poi li accoppia..

antonio ha detto...

Gayro is wonderful...

juve4ever ha detto...

inter merda

Anonimo ha detto...

'Saras gonfiata per la Borsa e per l'Inter' - L'inchiesta: la perizia dei pm indica in 700 milioni il plusvalore pagato per la società di Moratti. - Il titolo Saras valeva tra 4 e 5 euro per azione, invece le banche e la famiglia Moratti lo hanno piazzato sul mercato borsistico a 6 euro. E per farlo, secondo la ricostruzione del consulente tecnico della procura di Milano, Marco Honegger, non avrebbero pubblicato alcuni dati rilevanti nel prospetto informativo. L'ipotesi a cui stanno lavorando gli inquirenti è quella di falso in prospetto.

Un'e-mail di Jp Morgani svela: "500 milioni per coprire i debiti di uno dei fratelli".

Trillo ha detto...

Bene, mi fa piacere che certe buone novelle comincino a circolare per il mondo, e non solo su Ju29ro.com.

Anonimo ha detto...

fosse vero

valepiùdiunpicassolamagliasporcadiberce ha detto...

Ieri l'altro tal Condò, sul fogliaccio rosa, dissertando penosamente sulla storica rivalità tra noi e gli Indossatori, si permetteva di scrivere che "se i campionati sono puliti loro sono più forti". Concetti ripresi più o meno pari pari da tal Monti sul Corriere della sera di ieri. Stessi toni e stessa penosa miopia storico-culturale. I soliti giullari e servi della carta stampata. Entrambi i giullari citati omettevano però di fare l'unica considerazione che conta. Quella cioè relativa al fatto che, nell'ambito di questa storica rivalità, negli ultimi 20 anni era sempre esistita una costante: una delle "rivali" era sempre stata, sul campo, straordinariamente più forte dell'altra.