lunedì 27 ottobre 2008

De gustibus un cacchio.


Se non fosse per l'analisi da prova del palloncino fatta da De Biasi a fine partita, il derby di sabato sera non meriterebbe più di cinque parole: uno-a-zero-per-noi.
Ma il mister dei cornuti (perché ogni toro, fino a prova contraria, lo è) dev'essere rimasto ibernato per un anno nel frigo dei gelati del centro Sisport, se ha avuto il becco di dire, con la solita espressione granata e affranto-rassegnata di chi ha subìto l'ingiustizia della vita, che "dispiace perdere così, perché la partita è stata equilibrata".
Ora, che la Juve faccia ribrezzo non è una novità e non ci asteniamo certo dal sostenerlo; ma la differenza fra questo derby e quello di andata dello scorso anno, brutto come la fame in India e deciso dal morso letale di Trezeguet al novantatreesimo, è parsa piuttosto evidente a tutti.
Per giocare una partita equilibrata con questo Toro, ci perdonino i cugini bovini, bisognerebbe mandare in campo Pippo Pluto e Paperino. Classifica (ma non solo) canta.

E se nonostante zero tiri nello specchio della porta in novantaquattro minuti di gioco si può comunque frignare col destino, allora Marisa Miller è un cesso e facciamola finita.


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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Da "Il Riformista" (di Massimiliano Gallo) - ll direttore Polito è preoccupato. In soli due giorni abbiamo ricevuto un bel po’ di lettere di juventini incazzzzati (come il nostro slogan pubblicitario) col Riformista. Alcune le abbiamo pubblicate, ad altri abbiamo risposto privatamente. Ci accusano di voler infangare la nobile storia della Juventus, squadra regina in Italia e principessa nel mondo. Vorremmo qui rassicurare i tifosi: non siamo e non saremo un giornale visceralmente e pregiudizialmente anti-Juventus. Ne canteremo le gesta, a cominciare da quelle dell’altra sera contro il Real Madrid. Ma non chiedeteci la riabilitazione di Luciano Moggi. Quello no. Se siete nostalgici, potete leggere Libero, dove lo hanno ingaggiato come editorialista. Sul Riformista non troveretemai la sua riabilitazione. Seppure siamo pronti a riconoscere la sua grandissima competenza calcistica. Aveva creato una squadra che probabilmente avrebbe vinto lo stesso. Ma non possiamo trascurare i metodi utilizzati per agevolare il compito: dal controllo dei giocatori attraverso la Gea a quello degli arbitri. E chissenefrega se sarà assolto al processo. In ogni caso, la giustizia sportiva lo ha già condannato. Comunque, Moggi non è la storia della Juventus. Un giorno non ci si ricorderà di lui, come di Scirea, Zoff e tantissimi altri. Come Del Piero, una bandiera che incarna lo spirito indomito della Juventus. Un fuoriclasse che l’altra sera, per l’ennesima volta, ha preso la Juve per mano e l’ha condotta alla vittoria sul Real. E per farlo è rientrato in difesa a recuperare fino all’ultimo minuto. Uno che ha sempre parlato sul campo. Mai fuori. Insomma, una di quelle facce da Juve che ci piacciono. Perché lo sappiamo che non sono tutte da canaglia. Ma non è colpa nostra se agli juventini le canaglie piacciono.

Lascio a Trillo ogni commento...

Anonimo ha detto...

Il Riformista è quel giornalaccio che si è prestato a quell'ignobile sceneggiata sulle finte telefonate di Mancini nel periodo del caso Brescia...
Questo giusto per far capire con che gente abbiamo a che fare... Trillo è molto più giornalista di Polito.

Anonimo ha detto...

Trillo, che vuoi farci, nel calcio l'obiettività appartiene a pochi se non a nessuno.
Da parte nostra, i problemi sono superati, ed ora puntiamo decisamente gli obiettivi minimi stagionali: campionato e C.L.
.........Almeno sino a quando non sbatteremo nuovamente il muso.

Trillo ha detto...

Andrea non fa testo perché è un rancoroso come me. :-)

Però c'è direttamente la risposta di Moggi a quel minatore mancato che ha scritto il pezzo sul Riformista:

http://www.libero-news.it/blogs/index/5/1/160091/

Anonimo ha detto...

http://www.corriere.it/sport/08_ottobre_27/gilardino_squalificato_4fa2003a-a446-11dd-b65a-00144f02aabc.shtml

ah..i bei tempi delle ammonizioni mirate

marco99 ha detto...

ultimamente gli abbiamo dato troppe sberle calcistiche ai bovini.. si devono ancora riprendere