14 dicembre 2008. Dopo una serata che per qualche istante era riuscita a cancellare la memoria anche al più rancoroso dei tifosi di serie C, ci aveva subito pensato il noto allenatore bivalente intuizionista (QUI l'intervista che mi ha concesso pochi giorni fa) a riportarmi con i piedi (e le palle) per terra.
Qualche zelante pompiere sempre pronto ad accusare noi rancorosi di essere troppo incendiari aveva subito fatto notare che Ranieri era ironico quando, nel dopo partita, aveva affermato che - ed ecco il motivo del mio brusco risveglio dall'estasi post-devastazione del Milan - "Non nomino lo scudetto per rispetto del Milan e dell'Inter, perché loro stanno in serie A da un sacco di tempo, mentre noi, non dimentichiamolo, siamo risaliti l'anno scorso".
Immediatamente ho pensato di rivolgermi a Giuseppe Gattino (nel filmato qui sopra ripreso durante la discussione della sua tesi di laurea), che dall'autunno del 2006 è direttore della comunicazione della Juventus, ovvero colui che dovrebbe impostare le strategie attraverso le quali comunicare, appunto, e relazionarsi con il mondo esterno. Un mondo segnatamente composto da tifosi.
Fortunatamente gli impegni pre-natalizi non mi hanno consentito di sbrigare la faccenda in fretta come avrei voluto, sicché cinque giorni più tardi (la sera del 19 dicembre scorso), prima di riuscire a scrivere quelle due righe al nostro comunicatore simpatico e solare, ho avuto la sfiga nera di inciampare nel finale della trasmissione "Mi manda Raitre", condotta dal nipote del mitico autore di Abbronzatissima e I Watussi (sedetevi e cliccate QUI per vedere cos'è il vero servizio pubblico).
Presenti in studio vi erano tre personaggi i quali lamentavano di avere partecipato ad un concorso per scrivere il nuovo inno della Juventus, e di essere ancora in attesa della pubblicazione dei loro pezzi su una non meglio precisata compilation, come da accordi contrattuali.
Quando avvenne tutto questo, secondo voi? Ma che domande: nel 2004, ai tempi della Triade, quando sennò? Così, per risolvere la questione, il conduttore della trasmissione (di dichiarata fede milanista) che ha fatto? Si è collegato telefonicamente proprio con lui, Giuseppe Gattino, il quale ha esordito più o meno così:
"A parte il fatto che la vicenda attiene a un passato quasi remoto, noi non ne sapevamo nulla fino a 48 ore fa, cioè al momento in cui ce l'avete segnalata. Vedremo di trovare una soluzione".
Che gli scrivo a fare a questo? Come non detto, avanti così.
Qualche zelante pompiere sempre pronto ad accusare noi rancorosi di essere troppo incendiari aveva subito fatto notare che Ranieri era ironico quando, nel dopo partita, aveva affermato che - ed ecco il motivo del mio brusco risveglio dall'estasi post-devastazione del Milan - "Non nomino lo scudetto per rispetto del Milan e dell'Inter, perché loro stanno in serie A da un sacco di tempo, mentre noi, non dimentichiamolo, siamo risaliti l'anno scorso".
Immediatamente ho pensato di rivolgermi a Giuseppe Gattino (nel filmato qui sopra ripreso durante la discussione della sua tesi di laurea), che dall'autunno del 2006 è direttore della comunicazione della Juventus, ovvero colui che dovrebbe impostare le strategie attraverso le quali comunicare, appunto, e relazionarsi con il mondo esterno. Un mondo segnatamente composto da tifosi.
Fortunatamente gli impegni pre-natalizi non mi hanno consentito di sbrigare la faccenda in fretta come avrei voluto, sicché cinque giorni più tardi (la sera del 19 dicembre scorso), prima di riuscire a scrivere quelle due righe al nostro comunicatore simpatico e solare, ho avuto la sfiga nera di inciampare nel finale della trasmissione "Mi manda Raitre", condotta dal nipote del mitico autore di Abbronzatissima e I Watussi (sedetevi e cliccate QUI per vedere cos'è il vero servizio pubblico).
Presenti in studio vi erano tre personaggi i quali lamentavano di avere partecipato ad un concorso per scrivere il nuovo inno della Juventus, e di essere ancora in attesa della pubblicazione dei loro pezzi su una non meglio precisata compilation, come da accordi contrattuali.
Quando avvenne tutto questo, secondo voi? Ma che domande: nel 2004, ai tempi della Triade, quando sennò? Così, per risolvere la questione, il conduttore della trasmissione (di dichiarata fede milanista) che ha fatto? Si è collegato telefonicamente proprio con lui, Giuseppe Gattino, il quale ha esordito più o meno così:
"A parte il fatto che la vicenda attiene a un passato quasi remoto, noi non ne sapevamo nulla fino a 48 ore fa, cioè al momento in cui ce l'avete segnalata. Vedremo di trovare una soluzione".
Che gli scrivo a fare a questo? Come non detto, avanti così.
Clicca sul pulsante qui a lato per votare questo articolo