martedì 22 luglio 2008

Vuoti: esserli o lasciarli?


"La Juve agli juventini", si era detto a Torino due estati fa, mentre tutti scappavano (senza che si facesse nulla per fermarli) o venivano cacciati con spregio (senza che si facesse nulla per nasconderlo).
Di quel gruppo di potenziali glorie bianconere ancora in grado di reggere una riunione senza dover pisciare ogni dieci minuti, avrebbero potuto far parte, per esempio:

- Dino Zoff, che dopo le più svariate esperienze juventine, terminate con la panchina della stagione 1989-1990 astutamente sfilatagli dal duo Montezemolo-Bendoni (in favore del profeta di Lograto Gigi Maifredi), si è perso nella notte dei tempi romano-laziale, passando per la nazionale e chiudendo con la salvezza della Fiorentina nel 2005. Ma per avere un viola nella dirigenza, tanto valeva puntare al top e scegliere - che so - un Montali. E infatti così è stato.

- Claudio Gentile, che dopo essere stato sbalzato dalla sella della nazionale Under 21 dal domatore di cavilli Guido Rossi, ha sparato a zero sulla Federazione, e quindi non si adattava al nuovo corso bianconero, perché adesso bisogna sempre sorridere e ringraziare tutti. A prescindere.

- Massimo Bonini, che essendo Sanmarinese probabilmente non si sposava con la politica tutta italiana intrapresa dalla Compagnia dello Smile, sia in campo che fuori.

- Sergio Brio, che dopo l'esperienza come secondo di Trapattoni durante il Giuàn-bis, terminato nel 2004, evidentemente si era già troppo avvicinato al periodo dell'avvento della Triade per non risultarne irreversibilmente infetto.

- Gaetano Scirea, che purtroppo veglia tutti da lassù, e chissà com'è orgoglioso di vedere Andrade e Mellberg come suoi eredi, nel cuore di quell'area di rigore che un tempo fu la sua casa.

- Marco Tardelli, che in effetti aveva risposto "presente" alla chiamata alle armi dei Cobolli, dei Gigli e dei Blanc; peccato che, fra una telecronaca sulla Rai e tante frasi dette a sproposito come ospite fisso della Domenica Sportiva, avesse dato l'impressione di essere più interessato alle dimensioni della sua fetta, che non alla qualità della torta che si doveva cucinare in Corso Galfer. E infatti se ne andò quasi subito.

- Paolo Rossi, ma sono vent'anni che è fuori dal calcio; e poi a discettare su Sky dei palloni altrui, non si sta così male.

- Michel Platini, che ha capito prima di chiunque altro come ci si costruisce sul serio una pensione. Che il Signore un giorno lo perdoni, se potrà.

- Zibì Boniek, che nonostante i limiti non indifferenti della Smile's Company, probabilmente sarebbe stato troppo anche per loro. Infatti penso che l'ex bello di notte sia, ad oggi, ancora un pizzico più juventino di Massimo Moratti, ma già parecchio meno di Dejan Stankovic.

Ai più attenti non saranno sfuggiti due clamorosi vuoti, in questa lista che rappresentò l'"undici da sogno" della mia adolescenza.
Su La Stampa di oggi (ieri, per chi legge), in una amara intervista (misteriosamente sparita dal sito web mentre ne sto scrivendo), Antonio Cabrini - il primo vuoto - spiega le ragioni che lo hanno spinto ad accettare di prendere parte alla prossima edizione del programma per ritardati mentali "L'Isola dei Famosi".
A proposito della Juventus, vecchia e nuova, Cabrini risponde così a Fabio Vergnano:

La Juve società?
«Tutto tace. Volevano ex campioni e si sono lasciati scappare anche Tardelli. Guardate il Milan: Berlusconi trova sempre un posto agli ex giocatori. Io ho dato a quella maglia tredici anni di carriera, ho accettato di giocare anche quando ero infortunato e rischiavo di spaccarmi per sempre. Si vede che la riconoscenza a Torino non esiste».
Proprio nessuno l’ha aiutata?
«Soltanto Bettega, che con me si è dimostrato un vero amico. Mi ha fatto lavorare nella scuola calcio della Juve, mi ha portato al Novara e ora mi sta dando una mano per capire se posso aspirare alla panchina del Ravenna».

Roberto Bettega, appunto. Il secondo vuoto di quella lista, senza che nessuno ci abbia ancora spiegato il perché.

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Io quella maglia lì con quello sponsor del c***o ce l'ho ! E ho anche il K-Way da allenamento. Stavo anche per comprare la lavastoviglie di quella marca.....poi ci ho pensato su e ho preso una tedescona coi polpacci alla Rumenigge......sarà un caso ? Sarà un segno ? Mah...

Enrico il Sobillatore Gobbo Comunista e incazzato..........

Anonimo ha detto...

Ciao trillo ti ho inserito tra i link di http://biagiolone.blogspot.com/

Onore alla triade.

Trillo ha detto...

Grazie, ho fatto lo stesso con te. ;-)