lunedì 17 marzo 2008

Un week-end normale.


Nel giorno in cui la Ferrari si conferma inguaribilmente interista conquistando un punto a tavolino, senza avere portato nemmeno una delle due vetture in gara sotto la bandiera a scacchi, la Juve vince col fiatone a due minuti dalla fine e quelli del Napoli se la prendono con l'arbitro, reo di aver condizionato il risultato finale non fischiando un fallo di Molinaro su Lavezzi nell'azione che ha portato al gol di Iaquinta.
Pur senza esaltarmi per l'inizio davvero scoppiettante delle Prinz rosse di Lucky Luke in Australia, non posso evitare di notare come, nel 75% dei casi (secondo La Stampa di sabato 15 marzo), chi vince la prima gara della stagione finisca con l'aggiudicarsi il titolo mondiale di F1. Ribadisco con forza i miei augurissimi sentitissimi purissimi, e mi raccomando: votate il sondaggio sotto al titolo di questo blog, così quando sarà concluso impacchetterò i risultati e li spedirò all'emetico presidente tifoso del Bologna con un debole per Milano e Firenze, magari dentro ad una busta argentata con su stampato un bel marchio Vodafone.
Passiamo alla para-Juventus, quella versione mal riuscita di società e squadrone bianconero realizzato dai falsari cinesi Co Bo Lì & Gìn Giùn Blànc per ordine di chi sappiamo. Fa tenerezza, la Juve made in China, per quella sua incapacità di sbranare squadre come il Napoli visto domenica sera al Comunale, una roba da serie B di lusso, altro che zona Uefa. Sembra di rivivere quei sogni - non so se vi sia mai capitato - nei quali devi raggiungere qualcuno o qualcosa che ti sta scappando ma, pur con tutta la forza che hai in corpo, non riesci a correre più forte di una lumaca.
Detto questo, però, va anche sottolineato come la Juventus abbia tenuto palla costantemente nella metà campo del Napoli dal primo all'ultimo minuto, anche se in maniera - per larghi tratti - sterile. Che Reja e Marino trovino il grugno di esordire, nei commenti del dopo-partita, con le critiche all'arbitro, arrivando a sostenere che il Napoli avrebbe meritato qualcosina di più, mi pare roba da fare accapponare la pelle.
Partendo dal presupposto che, di torti, si può beneficiare come essere vittime (almeno oggi che tutto accade in buona fede, giusto? quindi mi limito a seguire il filo del vostro discorso): hanno già dimenticato, Reja e Marino, la partita di andata, finita 3-1 per loro con due rigori inventati dalle simulazioni di Lavezzi e Zalayeta, in collaborazione con il minus arbitro Bergonzi? Per non parlare di come sono arrivati a conquistare la serie A lo scorso anno, evitando il fastidioso fardello dei play-off? Sciò, please.
Last but not least in questo week-end normale, il "debutto in società" della nuova Juventus targata Guido Rossi, che pare avere ricevuto anche lei, sabato pomeriggio, la sua mini fornitura di munizioni belliche in busta chiusa, dopo quelle inviate a Milan, Inter, arbitri e compagnie di giro varie.
Trovo sacrosanta quanto umiliante (per lui e per chi ne condivide le iniziative) la tempestiva risposta di Giuseppe Belviso a chi, più o meno allusivamente, ha inteso annoverare l'Associazione GiùlemanidallaJuve ed i suoi iscritti fra i potenziali simpatizzanti di quegli imbecilli che - non essendo evidentemente in grado di ragionare, scrivere o parlare - trasformano il proprio dissenso in gesti idioti fatti da idioti.
Noi con gli imbecilli non ci siamo mai mischiati né mai ci mischieremo, e chiunque sia in buona fede e ci legga (o ci frequenti) lo sa benissimo. Noi siamo contro gli imbecilli, e il nostro dissenso lo esprimiamo con le azioni legali, con le opinioni, con le idee, con le critiche, con la richiesta di verità. Mai con la violenza o le minacce.

Quelle le lasciamo agli imbecilli, appunto. Sia quando spediscono pallottole, sia quando le ricevono.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

scusate, ma vorrei postare i commenti di Coulthard, che seduta stanta candiderei per il premio man of the year 2008, riferiti al pilota del catorcio rosso:

"Se non si prende la responsabilità dell'incidente, tiro fuori a calci merda di tre colori da quel piccolo bastardo". La frase è di David Coulthard, ripostata da alcuni giornali australiani. Si riferisce a Felipe Massa. E' stata pronunciata dal pilota scozzese della Red Bull dopo la gara.

saluti

Anonimo ha detto...

"Nel giorno in cui la Ferrari si conferma inguaribilmente interista conquistando un punto a tavolino, senza avere portato nemmeno una delle due vetture in gara sotto la bandiera a scacchi"

:D

Parole bellissime.

Anonimo ha detto...

trilloooooooooo va a ciapà di rat! :P

marco99 ha detto...

Io spero che la ferrari di montezemolo venga venduta con lui dentro a moratti.
Sono geneticamente siamesi.

Trillo ha detto...

Simona: lo so che in fondo mi vuoi bene, e anche se dici di non capire molto di ciò che scrivo (non seguire il calcio è un punto a tuo vantaggio, in tutti i sensi), sapevo che prima o poi avrei toccato un nervo scoperto anche a te, considerato l'amore che nutro per le brum brum di Lucky Luke. :-)))

Anonimo ha detto...

pensa che non ho mai tifato ferrari in quanto la vedevo come la proiezione automobilistica della Juve....

come cambiano i tempi.

Fabbro ha detto...

Caro Lego se noi gobbi dovessimo ripudiare tutto ciò che trasuda Inter non potremmo usare il cellulare (perchè se anche sei vodafone il Tronchettone ti si incula lo stesso), andare in auto (per non ulteriormente ingrassare già pingui maiali), usare la luce elettrica (perchè una grossa percentuale dei rincari delle nostre bollette è destinata a quelle famose "ed equiparate" che segue "fonti rinnovabili" nella risoluzione CIP6 ecc.ecc.
Però il Benzinaro non è uomo di potere.... eh,eh,eh .

Le rosse nella ghiaia.

Anonimo ha detto...

ma davvero nn possiamo dargli un bel calcio nel culo, dovessimo incontrarlo in giro da qualche parte, dico, tipo al carrefour a fare la spesa, a monnezzemolo? uuna sberla, al conigliobagnato? eh che palle......
Morig67