martedì 12 febbraio 2008

La storia di Trombolo.


Il mio amico Trombolo (che chiamerò così per ovvie ragioni di privacy), ha deciso di passare a Vodafone. Già solo per questo merita tutta la mia stima, ma dopo la storia che mi ha raccontato, merita anche tutta la mia solidarietà.
Come sempre accade quando cambi gestore telefonico, la compagnia che stai lasciando - dopo averti trascurato per dieci anni - ti chiama, come se ti amasse alla follia, proponendoti soluzioni da sceicco in esilio dorato.
Trombolo (che come avrete capito dal nome cambia fidanzate allo stesso ritmo con il quale io cambio umore), non ha fatto eccezione. Sfiga ha voluto che quel giorno, però, il suo cellulare fosse spento.
Ad un tratto, mentre era indaffarato in faccende che non sono stato a farmi specificare, è squillato il telefono della sua fidanzata che, a causa della rotazione feroce che vi ho spiegato, frequenta da non più di tre o quattro mesi. "E' per te", gli ha detto lei.
Ve lo giuro, non ci volevo credere.
Con l'espressione di Molinaro davanti a un pallone da crossare, il mio amico Trombolo ha preso il telefono in mano, parecchio perplesso. Era la TIM.
La scimmia di mare che stava dall'altra parte della cornetta, con disarmante scazzo, gli ha detto che siccome il suo cellulare risultava spesso spento e loro avevano saputo dell'imminente passaggio alla concorrenza, hanno effettuato un controllo sui numeri chiamati più frequentemente, e lì hanno provato a rintracciarlo.
"Ma siete fuori? E la privacy?" ha domandato Trombolo con fastidio. "Eh... beh... ma lo fanno tutti, sa?" è stata la risposta della scimmia di mare.
Strepitoso. Se la fidanzata di Trombolo fosse stata sposata, e al suo posto avesse risposto - per qualsiasi ragione al mondo - il di lei marito, lo sventurato stambecco avrebbe così avuto (in diretta telefonica e compreso nella tariffa prepagata senza costi aggiuntivi) il servizio SEI CORNUTO di TIM, in barba a qualsiasi elementare principio di civiltà e decenza.
Dopo quello all'Adiconsum, quindi, un altro appello: signor Garante per la Privacy, anziché venire a vedere se sui blog spifferiamo le tresche di Afef Jnifen o Caterina Collovati, si dia da fare perché queste associazioni a delinquere con l'antenna troppo dritta ci si tolgano dai piedi, o quantomeno ci si tolgano dalle mutande.

Per Afef e Caterina, non si preoccupi. Ci penso io a loro, ho giusto un sacchetto di noccioline che scade tra poco. Piuttosto che buttarle...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao Trillo
spero che Trombolo abbia provveduto a querelare gli spioni al galoppo.
saluti

Anonimo ha detto...

se è vero è scandaloso! cmq anche a me quando ho mollato tim per passare a fastweb mi avranno chiamato una decina di volte per sapere il perchè...
l'ultima volta gli ho risposto "cazzi miei!"

Anonimo ha detto...

Non ci posso credere, non voglio crederci. Per favore dimmi che il tuo amico ha scherzato inventando una nuova leggenda metropolitana! A logica, infatti, sarei più propenso a credere all'esistenza di "coccodrilli nelle fogne di New York" che a questa "novità", e senza'altro mi sentirei più tranquillo sapere che simpatiche bestiole si nutrono di pezzi di merda, piuttosto che temere che pezzi di merda telefonino ad amici e conoscenti per rintracciarti!

Trillo ha detto...

E' tutto vero, parola di nauseato.

Anonimo ha detto...

Pazzesco!
Se per un miserabile contratto (non penso che a Trombolo rimanga tanto tempo libero per telefonare) l'ultimo sfigato del call center ha "queste disposizioni" dall'azienda, non vi sono limiti alle possibili nenfandezze praticate nello scandalo intercettazioni a livelli più alti!

PS: Per fortuna ad Afef e Caterina ci pensi tu...chissà se ci pensava Trombolo. ;)

Anonimo ha detto...

Per accertarsi che il numero a cui hanno chiamato fosse della fidanzata piuttosto che la madre, un cliente, ecc., credo che abbiano letto i messaggi più che i semplici tabulati.
Ancora più scandaloso!