"Oh oh oh! Ma questo è il grasso puzzoso Billy Goat, Billy Boy in carne e ossa! Come ti porti, tu, sgonfia palla di grasso puzzolente, unto e bisunto? Ne gradiresti una nelle balle? Se di balle ne hai tu, gelatinoso eunuco..."
Sulla rete televisiva dell'arrogante senza portafoglio (il marinaio de noantri), ieri sera è andato in onda il capolavoro di Stanley Kubrick Arancia Meccanica, preceduto da uno speciale sul film. Siccome l'avevo visto solo cinquecentoventisette volte, ho fatto uno sforzo e ne ho riguardato un pezzo, prima di cadere in stato di morte apparente per il sonno.
Il dialogo qui sotto alla foto del post, avviene subito all'inizio del film, quando Alex (che strana coincidenza) insieme ai suoi amici riempie di botte Guido Rossi, Palazzi, Borrelli e Ruperto che stanno per stuprare la ragazza (metaforica rappresentazione della Juventus, diavolo di un Kubrick!) in un teatro abbandonato (quello della famosa rappresentazione Farsopoli).
Dopo numerose scorribande, Alex viene tradito dai suoi stessi amici e compagni di avventura, finendo in carcere. Ma ecco che il Ministro degli Interni (metaforica rappresentazione della Melandri, diavolo di un Kubrick!) vara un progetto di recupero per le pecorelle smarrite, e Alex ingenuamente si offre di farne parte per risparmiarsi un bel po' di galera. In effetti torna libero, ma senza più sapere cosa significhi divertirsi e godere, finendo nauseato anche al solo ascoltare il suo idolo musicale: Beethoven.
I suoi amici/traditori, nel frattempo, sono diventati onesti tutori della legge, e ad Alex non rimangono spiragli per riappropriarsi della propria vita. Anche i genitori gli voltano le spalle. Finchè, un giorno, non gli capita di imbattersi in una delle sue vittime di un tempo, che per levarselo di torno lo induce a buttarsi dalla finestra. Sarà stata la tremenda capocciata al suolo, tant'è che Alex ritorna in sè, con le ossa un po' rotte ma ritrovando intatta la voglia di divertirsi e di godere, come ai bei tempi. Diavolo di un Kubrick, aveva previsto veramente tutto! Un genio assoluto, c'è poco da fare.
Sì ma... noi, quando la prendiamo 'sta capocciata rigeneratrice?
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