lunedì 17 settembre 2007

Ritorno al futuro.


Oggi non avrebbe senso cercare qualcosa per parlare male della compagnia dello smile. Sarebbe facilissimo, semmai, parlare male - anzi malissimo - dello spettacolo indegno visto ieri all'Olimpico di Torino. Olimpico, sì, perchè mi verrebbe naturale chiamarlo Comunale ma questa manica di minorati mentali non merita nessun richiamo con il passato, nemmeno il più banale o insignificante.
Mi sono ripromesso di non farlo perchè, come ripeto sempre ai fans dello smile*, non ho voglia di stare a discutere di dove dovrebbero giocare Tiago, Almiron o Iaquinta, tutta gente che in un mondo normale la Juve l'avrebbe vista solo abbonandosi a Sky, altro che indossarne la maglia.
Così, gira e rigira, siamo piombati dove temo che per un bel po' ci toccherà stare (salvo miracoli francamente inverosimili, a mio parere): nel nostro futuro.
Alcune osservazioni impopolari: innanzitutto, su quella mancanza di "carogna" (la definizione di carogna è riportata in questo post) che, in buona fede, credevo ci avrebbe aiutato a raddrizzare giornate come quella di ieri. Perchè a Cagliari domenica scorsa, siamo seri, a salvarci dal disastro non furono i testicoloni indicati da Buffon a fine gara. Fu, semmai, l'ingresso in campo dell'unico calciatore bianconero in grado, oggi, di fare la differenza ad alto livello. Quello che, probabilmente per evitarci inutili illusioni, ieri si è infortunato togliendosi di mezzo per un po' di settimane, ben che vada.
Al capitano, che esortai sulla questione del rinnovo contrattuale a "metterci del suo", consiglierei di fare come fanno a Milano e Roma: lasci perdere la nazionale a chi ne ha ancora e si riguardi a mente fredda in videotape. Prestazioni come quella di ieri, dovrebbero accelerare il processo di rinnovo, con riduzione delle pretese anche da parte sua. Non si può mentire agli dei, e nemmeno all'anagrafe. L'intelligenza di un uomo sta soprattutto nel capirlo insieme a tutti gli altri. Chapeaux per tutto, ci mancherebbe, però...
Alla compagnia dello smile dico ancora una volta grazie. Per averci tolto il divertimento, l'orgoglio, la storia, forse l'intero DNA. Per non aver ancora mosso un dito contro chi infierisce sulla carcassa di quello che siamo stati, stupendosi di come sia bello e facile spappolarla, rispetto ad una volta. Non dite niente, per carità. Lasciateli dire e fare, con il sorriso in bella vista e la coscienza bianca come la neve.

Non volevo farlo, mannaggia a me. Ma come si fa a non parlare di voi?

* Definizione: i fans dello smile, nel mio personalissimo prontuario, sono quelli che hanno accolto l'invito della dirigenza e ridono, ridono, ridono... felici e contenti.

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