Quattro giornate e 15.000 euro di multa per la gazzarra di domenica a Cagliari ci possono benissimo stare.
Quando i provvedimenti disciplinari verso i ribelli in braghette corte li prendeva Luciano Moggi ero contentissimo, anche perchè spesso erano molto più efficaci di quelli della giustizia sportiva. Un mio amico, con una battuta, dice spesso che Montero, con le multe prese dall'ex direttore generale, ha praticamente finanziato metà del progetto benefico dedicato dalla Juventus all'ospedale Gaslini di Genova. Il buon Mauro Camoranesi, due anni fa, con le sue mezze follie disciplinari si era praticamente guadagnato il passaporto per andarsene a giocare da qualche parte all'estero, e al suo posto era già pronto ad arrivare il romanista Mancini.
Niente da dire, quindi, a chi adotta il pugno di ferro contro chi non usa il cervello. Peccato però che questa vicenda, tanto per non perdere il vizio, ponga nuovamente il problema del quanto, come e perchè qualche povero illuso della compagnia dello smile pensava di aver donato alla nuova Juve il lusso della simpatia e dell'affetto di tutti.
Sarebbe interessante che qualcuno, chiunque su questa terra, proponesse una sanzione, o meglio ancora una soluzione, anche per risolvere il problema dell'imbecille di turno accreditato per sostare a bordo campo, come un ultras qualsiasi travestito da operatore televisivo, addetto alla cartellonistica o chissachè. Il diritto di prendere per il culo dovrebbe appartenere a chi paga il biglietto e sta sugli spalti dello stadio, non a chi viene pagato (poco o tanto non fa differenza) per prestare un qualsiasi servizio allo spettacolo. Dovrebbe essere così, perlomeno.
Evidentemente, chiunque si sta adeguando al nuovo clima. In fondo anche i leccaculo di regime, o giornalisti se preferite, sono pagati per rendere un servizio. Che non lo rendano a tutti, poco importa.
Ma loro, per il culo ci prendono eccome. E non solo da domenica scorsa.
1 commento:
Cool!!
ciao, alla prossima.
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