giovedì 6 settembre 2007

Barcolla ma non molla.


Su La Stampa di oggi, il mimo si supera. Lo dicevo che, quando pensi di averlo sentito raggiungere il top delle minchiate, lui estrae il jolly e ti mette al tappeto. Puntuale come le tasse, eccolo.
Non gli è da meno il mitico Vergnano (autore dell'intervista), il quale esordisce chiedendogli se la mancata elezione nel consiglio di Lega rappresenti il segnale che "la Juve fa di nuovo paura".
No, acuto giornalista. Per quanto mi irriti spiegare l'ovvio (specialmente quando penso di farlo con chi si finge tonto), lo faccio: la trombatura del mimo rappresenta semplicemente il segnale che l'operazione simpatia da parte dell'associazione per deprimere (cioè la compagnia dello smile) non è servita a nulla. Ma non solo. Qualche risultato lo ha portato: per esempio i travasi di bile per qualche milione di tifosi ogni volta che il mimo parla, oltre al fatto, il più importante e riuscito di tutti, che la Juve oggi come oggi non conta assolutamente un cazzo come la più anonima delle squadrette.
Il jolly, dicevo. Il colpo da K.O., il mimo lo sferra con la minacciosa frase ad effetto sugli esiti della mancata elezione in consiglio. I deboli di cuore si mettano a sedere. Gli eventuali cacciatori di quaglie, chiudano sotto chiave la doppietta e si ammanettino al termosifone. Non voglio avere stragi sulla coscienza.
Pronti? Ok, vado... Ha detto che "Nessuno ha i tifosi della Juve, non accetteremo espropri".
Espropri? Perchè, presidente, è mai successo di subire degli espropri ultimamente?

Hai del talento, mimo. Clicca qui.

2 commenti:

Il Mago di Ios ha detto...

Ciò che noi consideriamo esproprio, per la compagnia dello smile è una giusta punizione (John Elkazz(one) dixit). Tant'è che abbiamo chiesto scusa al calcio italiano (Cobolli dixit) e abbiamo definitivamente girato la pagina dell'espiazione delle nostre colpe (Gigli ribadidit)

Anonimo ha detto...

Perche' ti suona strano?
L'ha detto Cobolli, lo stesso che voleva andare al TAR, mica Gigli, che poi ha avuto la meglio.