domenica 23 settembre 2007

Risvegli (i miei).


Il mio stato di juventino in coma quasi irreversibile era giunto al capolinea. Ho trovato i soliti due o tre malati di gobbite per assistere insieme a Roma-Juve con una certezza quasi assoluta: oggi, finito il circo di scapaccioni che ci rifileranno nei novanta minuti di gioco, stacco la spina.
Niente da fare, piuttosto che niente se ne esce quel mamba nero di Trezeguet e mi infila il gol numero 100 in serie A, con una frustata di testa che neanche se lo attaccavi alla corrente, poteva riuscirgli meglio. E così, alè... giù a peso morto e fari spenti nell'ennesima ora e mezza di tensione, frasi da fare arrossire un orco, sbalzi di umore imbarazzanti e sigarette consumate in tre tiri e mezzo.
Alla fine, una realtà strana: la famosa carogna, l'hanno tirata fuori quelli (insospettabili) che in teoria dovrebbero essere impegnati a prendere lezioni da quegli altri (i senatori) che invece sembrano averla dimenticata. Vincenzo Iaquinta, secondo me, rimane un ottimo manovale e non certo un decoratore, però ha indicato la strada a tutti dimenandosi come un cinghiale ferito fino all'ultimo, e il bello è che ha avuto ragione lui.
Si rilassino i Cobollisti e i Blanc-isti, non è l'elogio del nuovo corso, quello che sto facendo. Piuttosto sono molto deluso dall'ennesima prestazione sbiadita di quelli della vecchia guardia, Buffon escluso, a conferma di ciò che affermo già da un po'. Cioè che all'anagrafe non si comanda e sarebbe il caso di prenderne atto in sede di rinnovo contrattuale, per quanto mi pesi anche il solo dubbio che l'associazione per deprimere di Corso Galileo Ferraris l'abbia intuito, comportandosi nel merito del contratto di Del Piero come probabilmente si comporterebbe, a questo punto, lo stesso Luciano Moggi: tergiversando.
Credo che di quel DNA che tanto si chiama in causa quando si parla di Juventus, oggi ce ne sia meno di un tempo. E' comunque bello vedere che qualcuno si sia calato nella parte senza domandarsi troppo se davvero è così, magari contribuendo a rinvigorirlo senza saperlo. La gobbite che mi affligge è bestiale. Al punto che, conoscendomi, so già che non staccherò la spina per un altro po', proprio oggi che avevo deciso di farlo.

Mi sembrava doveroso dedicare due righe a chi mi ha tenuto ferme le mani.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

come dici tu ormai i senatori hanno oramai trascorso gli enta da qualche anno ma guardati un po intorno... ora come ora dove vai ha pescare i vari pintu e pavel,e poi dobbiamo comunque fare un monumento a quelli che nn ci hanno tradito nel momento del bisogno

cmq è ancora tutto da dimostrare ma nn sembriamo cosi male...

Trillo ha detto...

Mi apri scenari infiniti con questa considerazione. Il mio blog nasce proprio per questo motivo. I vari Pintu e Pavel non ci sono in giro, ma noi li avevamo in casa, bastava fare il possibile per non farceli portare via. Non è stato fatto nulla, anzi...

Anonimo ha detto...

Caro trillo,
in casa avevamo Pintu, Pavel ma anche e soprattutto Zambro,Ibr,Kanna,Thur,Viei,Adrian,
Emer ... e questa compagnia di dementi li ha svenduti ai nostri carnefici....
Prima o poi rivinceremo lo scudetto (e saranno capaci anche di esporre un bel numero 28 per festeggiarlo), ma quello che questi indegni hanno combinato non potra', per me, mai essere ne' dimenticato ne' tanto meno perdonato.

Ciao
Cris