venerdì 24 agosto 2007

La prima firma sportiva dell'organo di partito.


Ha scritto testualmente, su La Stampa di ieri, 23 agosto 2007:
"Con l’ascesa di Juventus, Genoa e Napoli, la serie A riappende al muro 38 scudetti. Gli arbitri li designerà Collina: la bussola di cui avevano bisogno".
Si metta d'accordo con il mimo, il quale sostiene che i nostri scudetti sono 29. Il totale Juve + Genoa + Napoli ammonterebbe a 40, quindi.
Nel giudizio su Collina, delle due l'una: o è in malafede, o è incipiente la demenza senile. Siccome voglio affondare il mio rancore (mai nascosto, che ci posso fare?) per lo stupro di gruppo subìto dalla Juventus nell'anno di grazia 2006, propendo decisamente per la prima ipotesi.
Fingere di non sapere come agiva il cavallo di razza senza criniera è eticamente nauseante, se a farlo è una persona che vive di giornalismo sportivo, oltretutto da un pulpito prestigioso e, quindi, in grado di segnare con la vernice fluorescente il sentiero delle opinioni altrui.
Uno degli utenti più noti nel mondo dei forum bianconeri - Montero 77 - , riporta sotto al titolo del proprio blog una defizione datagli da Roberto Beccantini (foto). Lo ha ribattezzato "il Furino che pressa per e-mail".
Per quale invidiabile congiunzione astrale noi tifosi della Juventus siamo così civili e disposti al confronto dialettico, è un mistero che non so spiegarmi, se non con il fatto che siamo stati abituati a vivere il calcio quasi sempre abbinato alle vittorie, con la scorta dell'immensa classe ed educazione dell'Avvocato Agnelli. O, magari, perchè abbiamo avuto la fortuna di passare più tempo a studiare che a pascolare incontrollati nelle periferie di qualche borgata poco nobile della Capitale. Così non nascondo neppure un innato snobismo sabaudo, che risulterà indigesto ai più.
Sta di fatto che, a certe affermazioni (quella su Collina) al limite della provocazione strafottente, tifoserie tipo quella laziale (per fare un esempio a caso) risponderebbero sì pressando, ma senza usare tastiera e mouse. Probabilmente, lo farebbero con il manico del badile.
Ora, se qualcuno pensa che il mio sia un auspicio, me ne scuso profondamente, negando con tutta la forza che ho una tale interpretazione di questo sfogo. Solo gradirei, una volta tanto, che si iniziasse a trattare la materia di calciopoli, e le sue conseguenze, con il dovuto rispetto di tutti.

E con la dovuta professionalità. Costi quel che costi.

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