venerdì 2 novembre 2007

Il gioco di sponda.


Una volta è successo che per riuscire a mettere in galera Al Capone, il governo abbia dovuto attaccarsi al reato di evasione fiscale, nonostante il nostro celebre emigrante avesse sulla coscienza omicidi e traffici illegali a dozzine. Mancavano le prove.
Stavolta è successo che una (ex) società sportiva tra le più gloriose e amate del mondo, abbia dovuto attaccarsi allo sfruttamento illegale del proprio marchio per far chiudere un forum (j1897.com), magari perché questa comunità virtuale (la più frequentata in Europa), aveva sulla coscienza il raccontare verità scomode.
In entrambi i casi, l'importante è stato arrivare al bersaglio, in modo da evitare che potesse continuare impunemente a far danni.
La sfiga (per l'ex società), è che la rete è ancora troppo libera per pensare di scollegare migliaia di cervelli dalle rispettive tastiere così, con qualche minaccia o promessa da guappo fatta a questo o a quello.
Chiunque abbia da dire o da capire qualcosa su calciopoli, non ha che da collegarsi al forum di Giulemanidallajuve, dove il lavoro interrotto l'altro ieri è già ripreso come se nulla fosse successo.
L'unico segno che da tifoso porterò dentro indelebilmente - come se non bastassero quelli ricevuti l'anno scorso - sarà l'avere constatato come l'ex società non abbia esitato ad agire nemmeno di fronte alla passione sincera di tante persone, pur di proseguire il percorso stabilito dalla primavera del 2006.
Se è vero che tanti tifosi appassionati di una squadra di calcio, dovrebbero rappresentarne simbolicamente i figli, siamo di fronte ad uno struggente caso di legame disorganizzato, dove la madre non si limita ad ignorare le richieste e i bisogni del figlio, ma arriva a maltrattarlo.
Rapporti burrascosi tra madri e figli, in perfetto new style. Il fine giustifica i mezzi (vi ricorda qualcosa?), se preferite. Con una differenza, però: che noi abbiamo la pelle dura, durissima.

Prima questa mamma ne prenderà atto, meglio sarà per tutti.

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