Il giudice sportivo ha multato la Juventus (20.000 euro) per lo striscione esposto la sera del 4 novembre, nel quale Ibrahimovic veniva definito zingaro.
Rischia invece l'arresto per reticenza la cantante Iva Zanicchi, ostinatissima nel non confessare a chi fosse dedicata la canzone Zingara, grazie alla quale si aggiudicò il festival di Sanremo 1967.
Grazie al cielo, la normativa non esisteva già nella stagione '98-'99. Se allora un microfono avesse registrato le dolcezze che la mia boccuccia immacolata dedicava a Fabio Galante e Laura Freddi (nel solo riscaldamento pre-partita), con i proventi dell'eventuale multa ci si sarebbero finanziati il ponte sullo stretto di Messina e la TAV.
Bontà sua, lo stesso giudice sportivo non ha ritenuto di dover multare la Lazio per il coro Mutu pezzo di merda al 23° del secondo tempo, durato una ventina di secondi. Vivaddio, c'è un limite a tutto.
Se si ritiene sia la strada del politically correct quella da percorrere per raggiungere l'Eldorado morale del pallone, non ho nulla in contrario. Sono il primo a dire che le parole devono riconquistare un ruolo di grande prestigio, in un mondo di creature pensanti.
Mi sintonizzo allora sulla lunghezza d'onda popolare delle nuove normative (così sono contenti anche i gerontocomici componenti della corte giudicante di calciopoli) e, come avviene in quella celebre pubblicità della Mastercard, avanzo alcune proposte per migliorare (e finanziare) il mondo:
1. Sbraitare che il Bimenotrénta è inaudito e sei incazzato, quando sai già che intanto non chiederai nulla di più in barba a 14 milioni di esseri pensanti: 300 milioni di euro.
2. Cacciare i dirigenti della tua squadra alla penultima di campionato sulla base di intercettazioni illegali, preselezionate, incomplete e pubblicate dai tuoi stessi giornali grazie alle soffiate fuorilegge di chissà chi: 200 milioni di euro.
3. Definire Tronchetti Provera, Moratti e Della Valle persone perbene e vittime del raccapricciante scandalo Telecom, grazie al quale un'intera nazione è stata origliata in tutte le sue componenti chiave, con benefici incalcolabili dei quali - secondo il biscottino Tavaroli del Mulino Stanco - hai goduto anche tu: 2 euro (per fare una telefonata al tuo avvocato, ma non quell'Avvocato là: suggerirei piuttosto un certo Zaccone).
4. Non spiegare mai per quale ragione - secondo te - i fratelli Gianni e Umberto Agnelli abbiano affidato per dodici anni la loro più grande passione a chi oggi viene dipinto come un farabutto (delle due l'una: o ritieni che i fratelli fossero due deficienti, o peggio che fossero due farabutti pure loro), considerato che probabilmente senza la benedizione ricevuta dall'Avvocato nei decenni scorsi, oggi saresti uno dei tanti: dammi indietro i 2 euro e chiama con il cellulare, se ce l'hai.
5. Avere tutti abbastanza tempo a disposizione per vedere la fine del processo di Napoli, e poi le vostre facce, le vostre scuse (se ne avrete), il vostro coraggio (non ne avrete): non ha prezzo.
3 commenti:
Trillo
mi alzo in piedi, applaudo e, se lo avessi, mi toglierei anche il cappello.
Che -incazzato come un cobra- sbatterei in faccia alla Diligenza imbelle.
Comodo, comodo... non serve che ti alzi. ;-)
non dimentichiamo atalanta-milan che dopo aver sfondato la vetrata della curva e sospeso la partita hanno pensato bene di rifarla giocare(se nn sbaglio esistono delle regole) una volta avrebbero dato il 3-0 a tavolino...ops ma una volta c'era moggi che orchestrava tutto.......
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