lunedì 30 luglio 2007

Me lo prendi papà?


Con grande coerenza, la primavera scorsa, Marcello Lippi ha declinato l'invito di Jean Claude Blanc ad un terzo mandato sulla panchina della Juve, per motivi familiari.
Quali siano quei motivi, non è un segreto. Il figlio Davide, in seguito al terremoto di calciopoli, è finito nei guai, almeno secondo l'accusa, a causa della propria attività di procuratore GEA. Trovo ineccepibile che un padre, davanti alle difficoltà di un figlio, tagli i ponti con il mondo intero. Non ho ragione di dubitare dell'innocenza di Davide, fino a prova contraria, e nemmeno mi interessa molto parlarne, in questo caso.
Mi interessa parlare, però, del suo continuo apparire sulle agenzie di stampa con commenti e valutazioni in merito al ventilato trasferimento di Giorgio Chiellini al Manchester City. Ho scritto, alcuni giorni fa, di Chiellini e delle sue discutibili rivendicazioni. Il terzino senza vergogna, ha rinnovato un contratto da 900mila euro a stagione fino al 2011 , alcuni mesi fa. Appare evidente, quindi, l'ennesimo tentativo di ingrassare il portafoglio chiedendo un ritocco o, in alternativa, un trasferimento ad altro club disposto, pare, ad aumentargli lo stipendio di più del doppio. Come sempre, queste situazioni sono sollecitate, o quantomeno appoggiate, da coloro i quali vivono delle percentuali su trasferimenti e ingaggi, i procuratori appunto.
Davide Lippi ha tutto il diritto di fare il proprio lavoro come gli pare, non sarebbe giusto doversi auto-sospendere per via dei fantasmi di un processo che non è nemmeno iniziato. Tuttavia, avrei trovato più opportuno e un po' più di classe evitare di alimentare il già nutrito e deprimente balletto dei trasferimenti da buoncostume. Magari facendo parlare altri, magari senza apparire troppo, magari chiedendo consiglio a suo padre, il quale avrà un caratteraccio ma in fondo è rimasto a casa per questo, la primavera scorsa.

A volte sarebbe opportuno, o di classe, barattare qualche decina di migliaia di euro con una figura di merda in meno.

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