domenica 15 luglio 2007

L'interista.


In Italia è possibile non avere idee politiche, nè religiose. Ma non puoi rinunciare a tifare per una squadra di calcio.
Valentino Rossi (foto, copyright motogp.com) era piccolo e pensava solo a correre veloce sulle motorette. Certo, andava già come un proiettile, ma era piccino e qualche capocciata in terra la picchiò. Per l'inesorabile relazione causa-effetto, decise: sarò interista.
Gli anni passavano, la sua squadra del cuore non vinceva mai, e quando dico mai non lo dico per esagerare: non vinceva mai.
Valentino capì che per godere serviva arrangiarsi da soli, andando più forte del vento. Vinse uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette titoli mondiali. Fino a quell'anno maledetto, il 2006.
L'Inter fece i due acquisti più azzeccati della sua storia, Guido Rossi e Zlatan Ibrahimovic.
Il primo le fece vincere lo scudetto senza giocare nemmeno un minuto e realizzando zero gol, un risultato incredibile se ci pensate.
Proprio in quel periodo, l'illustre tifoso centauro era lanciato, manco a dirlo, verso il suo ottavo titolo mondiale, ma lo shock di vedere l'Inter vincere, lo fece tornare a prendere qualche capocciata in terra. E il mondiale svanì.
Il secondo, Ibrahimovic, fu determinante per la conquista del secondo scudetto consecutivo, ma al contrario del primo fece parecchi gol e assist per i compagni. Giocarono da soli quell'anno, è vero, ma non vorremo mica sottilizzare?
In compenso, un altro shock, un'altra capocciata e probabilmente il mondiale se ne andrà anche stavolta. Di nuovo l'inesorabile relazione causa-effetto: o vince lui o vince l'Inter.

Tranquillo, Dottor Rossi, dal prossimo anno il mondiale sarà nuovamente tuo. Per l'inesorabile relazione causa-effetto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

"La maledizione dello scudetto di cartone" anno 2006 genere Thriller regia Tronchetti Provera interpreti pricipali Massimo Moratti nella parte dell'"onesto" , Giacinto Facchetti nella parte di "morto che parla",Ironside Palazzi nella parte di "je accuse" e Guido Rossi nella parte de "il giudice" .

Gran bel film !

Con affetto