Ho provato, l'ho fatto per voi e credo di avere reso un servizio a tutti quanti.
L'editoriale del neo direttore di Tuttosport Lupo De Lupis (o Paolo De Paola, non ricordo più), martedì 22 gennaio 2008, suona più o meno così:
Titolo: IL DIRITTO DI SBAGLIARE. Tutti si lamentano, gridano, protestano. Ma dove vogliamo arrivare? Tutti annunciano che si faranno sentire dal presidente Abete per avere più rispetto da parte della classe arbitrale, per difendere i propri investimenti nel mondo del calcio. Ma stiamo scherzando? E cosa vorrebbero ottenere da una simile protesta? Decisioni a loro favorevoli, tali da compensare gli errori subiti in precedenza dalle loro società? Dove andremo a finire in questo modo? Mettiamoci in testa che gli errori arbitrali fanno parte del gioco, sono fisiologici, e se pensiamo ai due episodi dubbi di domenica scorsa (il gol fantasma di Trezeguet in Juve-Sampdoria e il fallo di mano di Couto in Inter-Parma), pur essendo io un sostenitore della moviola in campo, dobbiamo ammettere che in nessuno dei due casi l'ausilio dei filmati è riuscito a fugare ogni dubbio. Domani a S. Siro c'è una delicata partita di Coppa Italia tra Juve e Inter, e questo non è certo il modo migliore di arrivare all'appuntamento.
Questo dunque è il tenore della critica, sul quotidiano sportivo torinese, da quando è arrivato a dirigerlo l'ex vice-direttore della Gazzetta dello Sport, questo Lupo che non perde il vizio, a prescindere da quanto pelo possa avere (sullo stomaco, tantissimo direi).
Allora, ricordandomi delle parole che l'ex direttore Giancarlo Padovan scrisse il giorno del suo saluto ai lettori, quando disse di avere provato a tracciare il solco perché il suo successore potesse gettarvi il seme, ho agito alla lettera.
Ho tracciato un solco, bello grande, nell'orto di mia cognata. Forse complice il non certo frugale pranzo consumato in occasione della festa di compleanno di mio nipote, ho espulso dentro a quel solco una di quelle cagate che non ricordavo dai tempi della naja e, munito di strumentazione adeguata, ho raccolto tutti i dati necessari per rendervi quel servizio che dicevo all'inizio.
La consistenza è molto simile, meglio comunque un paio di pagine per non incorrere nel rischio di smaltarvi le unghie di una poco trendy colorazione wengé, mentre il potere assorbente probabilmente supera (anche se di poco) quello della Gazzetta rosa, non so ancora se per via della qualità degli inchiostri di stampa o per la differente umidità relativa presente al momento del test.
In ogni caso, fidatevi di me: con il nuovo Tuttosport, ci si pulisce il culo che è una meraviglia.
L'editoriale del neo direttore di Tuttosport Lupo De Lupis (o Paolo De Paola, non ricordo più), martedì 22 gennaio 2008, suona più o meno così:
Titolo: IL DIRITTO DI SBAGLIARE. Tutti si lamentano, gridano, protestano. Ma dove vogliamo arrivare? Tutti annunciano che si faranno sentire dal presidente Abete per avere più rispetto da parte della classe arbitrale, per difendere i propri investimenti nel mondo del calcio. Ma stiamo scherzando? E cosa vorrebbero ottenere da una simile protesta? Decisioni a loro favorevoli, tali da compensare gli errori subiti in precedenza dalle loro società? Dove andremo a finire in questo modo? Mettiamoci in testa che gli errori arbitrali fanno parte del gioco, sono fisiologici, e se pensiamo ai due episodi dubbi di domenica scorsa (il gol fantasma di Trezeguet in Juve-Sampdoria e il fallo di mano di Couto in Inter-Parma), pur essendo io un sostenitore della moviola in campo, dobbiamo ammettere che in nessuno dei due casi l'ausilio dei filmati è riuscito a fugare ogni dubbio. Domani a S. Siro c'è una delicata partita di Coppa Italia tra Juve e Inter, e questo non è certo il modo migliore di arrivare all'appuntamento.
Questo dunque è il tenore della critica, sul quotidiano sportivo torinese, da quando è arrivato a dirigerlo l'ex vice-direttore della Gazzetta dello Sport, questo Lupo che non perde il vizio, a prescindere da quanto pelo possa avere (sullo stomaco, tantissimo direi).
Allora, ricordandomi delle parole che l'ex direttore Giancarlo Padovan scrisse il giorno del suo saluto ai lettori, quando disse di avere provato a tracciare il solco perché il suo successore potesse gettarvi il seme, ho agito alla lettera.
Ho tracciato un solco, bello grande, nell'orto di mia cognata. Forse complice il non certo frugale pranzo consumato in occasione della festa di compleanno di mio nipote, ho espulso dentro a quel solco una di quelle cagate che non ricordavo dai tempi della naja e, munito di strumentazione adeguata, ho raccolto tutti i dati necessari per rendervi quel servizio che dicevo all'inizio.
La consistenza è molto simile, meglio comunque un paio di pagine per non incorrere nel rischio di smaltarvi le unghie di una poco trendy colorazione wengé, mentre il potere assorbente probabilmente supera (anche se di poco) quello della Gazzetta rosa, non so ancora se per via della qualità degli inchiostri di stampa o per la differente umidità relativa presente al momento del test.
In ogni caso, fidatevi di me: con il nuovo Tuttosport, ci si pulisce il culo che è una meraviglia.
6 commenti:
Non puoi farmi cadere dalla sedia dal gran ridere tutte le volte.
Sono in ufficio ;O)))
Stasera, in un angolo riparato del giardino, proverò a seguire i tuoi consigli.
:-)
Diavolo di un Trillo!
Questa è la più bella marketta mai sentita. Peccato solo che questa carta da culo (come capita a tutti i prodotti di "qualità") costi un po' tanto.
E poi, tra l'altro, vedo che in prima pagina in basso a destra fanno anche loro della pubblicità occulta..
Fantastico.
Devo ricordarmi di passare in edicola più tardi, quando esco dall'ufficio
Sento che stasera farò un cagatone...
Macchè cagate Trillo ! Sto cavolo di giornale con sto idiota , dai genitori passibili di denuncia per la fantasia nel nome , come direttore non merita neanche l'onore di strusciarsi sul mio culetto che , come dice mia moglie , farebbe felice più di un gaio !
D'ora in poi , fosse non altro per sostenere l'unica possibile concorrente , Corriere dello Sport Stadio che nella sua pochezza perlomeno è coerente. Dava addosso a noi presunti ladri ed è l'unico giornale che ha stroncato a suon di titoloni "gli onesti" truffatori !!!
Nessun dubbio sul gol fantasma Trillino, la palla è dentro!
trillo tutti i giorni aspetto con impazzienza il tuo links
sei veramente grandissimo
mi è venuto il mal di pancia dalle risate ahahahahahhahaha
bravo bravissimo
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