giovedì 3 gennaio 2008

Fanno la riverenza, facciamo la penitenza.


Come nel gioco del giro-giro-tondo (solo che al posto del mondo mi sono cascati i coglioni), stavo vagando come un barbone sul sito web de La Stampa, quando improvvisamente mi sono ritrovato lungo per terra.
Ero appena scivolato su una gigantesca chiazza di bava schiumosa, colata probabilmente dalla tastiera infoiata di qualche redattore col contratto a termine o, peggio, con lo smile fresco di trapianto.
In mezzo ai soliti articoli sul calciomercato (calciomercato che Alessio Secco farà bene ad affrontare con Luciano Moggi nascosto nelle mutande, se non vuole uscirne a brandelli), una scritta provocante quanto una femmina di tricheco in guepière invitava a tuffarsi nella lussuria ad alta risoluzione:
NOVITA': è disponibile lo sfondo desktop bianconero calendario 2008.
La redazione di LASTAMPA.it, in accordo con la Juventus F.C., mette a disposizione uno sfondo per il desktop del tuo pc con il calendario mensile: un modo per avere la Juve sempre di fronte ai tuoi occhi!
Ormai prossimo alla trasformazione in tricheco pure io, per meglio arrampicarmi sulle curve della femmina in guepière, ho cliccato sull'icona magica e come per incanto mi è apparsa una cosa di un brutto mai visto: da una parte la scritta ancora sporca di bava "per gentile concessione della Juventus F.C.". Dall'altra, la firma di quello che fu il braccio armato della compagnia dello smile, durante lo spassoso episodio autunnale della chiusura-lampo di j1897.com: FOTO LAPRESSE.
Ferocemente combattuto tra la voglia di possedere la tricheca e quella di farmi possedere dalle eliche di una petroliera sui 400 metri di lunghezza, mi sono precipitato impavidamente nella tana del lupo, su juventus.com.
Da perfetto proletario senza decoro, tanto da non possedere nemmeno una lurida membership per accedere ai privé del sito che ride, ho trovato fortunosamente una risposta ai miei tormenti su che fine abbia fatto la carcassa di quella che fu la mia più grande passione: la Juve.
Era in questa caricatura di Attenti a quei due (foto), la celebre serie televisiva anni '70 con Roger Moore e Tony Curtis, dove i due protagonisti, per evitarsi la galera, erano costretti da un giudice, con il ricatto, a partecipare ad azioni al limite della legalità.
Nel remake dei giorni nostri, invece, in versione sabaudo-bolognese-meneghina, i protagonisti (che sono ben più di due) sono stati costretti da un uomo indegno (con degli amici da galera) a comportarsi indegnamente.

E il bello è che lo hanno fatto senza fiatare.

P.S. Signor FOTO LAPRESSE, la prego: non si incazzi per la foto, se non posso tenerla me lo scriva all'indirizzo venti9@fastwebnet.it , e le prometto che la riporto immediatamente dove l'ho presa. Giurìn giuretto.

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