Il binomio obbligatorio del tifo (Juventus e Ferrari) mi ha sempre indispettito non poco.
So bene che, con questo post, più di una persona arriccerà il naso, come timidamente è già successo quando ho osato parlar male dell'interista che preferiva non pagare le tasse (a proposito di binomi o accostamenti: analizzando bene i bilanci della squadra di Onestòpoli, scoprirete che il petroliere esaurito ed ecologico di Milano, in materia di creatività finanziaria, probabilmente ha fatto e continua a fare scuola).
Arrivò il commento risentito di un visitatore:
"Ecco bravo prenditela con Valentino perché è interista. Bene bravo.
Un articolo pieno di nulla... bravo!
Peccato, ma una caduta di stile capita anche ai migliori.
Torna ad occuparti di cose (e articoli) serie".
Risposi sinteticamente:
"Io me la prendo con chiunque si professi onesto senza esserlo. Che sia un petroliere o un motociclista non fa differenza. Siccome io le tasse le pago e quando porto in banca un bilancio per ottenere un finanziamento non ci scrivo balle, ritengo di essermi occupato di cose serie, molto serie.
Se questo disturba i seguaci di Vomitino Guido Meda e tutti gli interisti tristi, pazienza".
Uno a uno e palla al centro. Non mi scrisse più (forse).
A scanso di equivoci, premetto che ho tifato tiepidamente per la Ferrari in passato, quando ancora bambino fui portato dai miei genitori ad assistere ad un Gran Premio di Francia nel mitico circuito Paul Ricard, nell'anno del duello per il titolo mondiale tra James Hunt e Niki Lauda (McLaren contro Ferrari, che coincidenza).
Ho finito di simpatizzare per la Ferrari quando Michael Schumacher fu talmente idiota e antisportivo da finire fuori pista (lui) nel tentativo di farci finire il suo rivale per il titolo Jaques Villeneuve, con una sportellata degna di Fantozzi nell'ultimo Gran Premio della stagione, perdendo così il titolo e la faccia.
Ho ammirato e tifato per Mika Hakkinen, che può vantare il sorpasso mozzafiato più irriverente e spettacolare della storia recente, proprio ai danni del pilota tedesco.
Ho simpatizzato per Kimi Raikkonen, forse per quel suo fare timido e discreto così simile a quello del suo predecessore, a parte i momenti di contatto troppo insistito con le bevande alcoliche. D'altronde, George Best e Diego Maradona insegnano: fuori dal proprio campo di gioco si può essere meno virtuosi, e non di poco. Ma questo è un altro discorso.
Dall'anno scorso, invece, beh... che devo ancora dirvi dell'anno scorso?
Che l'emetico di Maranello avesse messo il becco nei fatti nostri, lo aveva già svelato a fine estate l'ingenua ballerina keniota con la memoria corta.
Figurarsi se non prego, ogni santo giorno, perché all'emetico vada tutto storto, dalla cerniera dei pantaloni che gli stritola lo scroto fino alle analisi del sangue sballate come un articolo di Fabio Monti sul Corsera. O magari - mai mettere limiti alla provvidenza - Edwige Fenech che salta fuori all'improvviso con un'intervista-shock sulla Gazzetta dello Sport, dove rivela la propria sieropositività all'AIDS. L'avrà trombata, mi auguro, almeno una volta in quegli anni, o no?
Insomma, qualsiasi cosa possa urtare l'umore, il destino, la vita dell'emetico, è per me la benvenuta.
No, signori: non c'entra l'esempio del marito che si taglia il pisello per fare dispetto alla moglie. Primo, perché nulla di ciò che piace all'emetico assomiglia lontanamente a quello che intendo io per moglie. Secondo, perché, con buona pace di tutti, io sul pisello il cavallino rampante non l'ho mai avuto, e grazie a Dio nemmeno me lo sono mai scoperto tragicamente colorato di rosso Ferrari.
Concludendo: sognerei ben altro, per l'emetico, e credo di essere stato chiaro, ma il bastardo che c'è in me, talvolta, sa trasformarsi in un oceano (!) di sensibilità.
E allora comincio da qui, con un caldo incoraggiamento ai testimonial argentati della Vodafone con il cambio in carbonio. Quella nella foto è la nuova McLaren per la stagione di F1 2008: mi auguro possa contribuire a rendere l'umore di Lucky Luke sempre più nero.
Go! Woking. Go!
9 commenti:
Il mio naso non si arriccia proprio per niente!!
Mago, che il tuo naso sarebbe rimasto bello teso senza arricciamenti, lo sospettavo... ;-)
ovviamente auguro ai catorci rossi ogni possibile rottura quest'anno.
mi dispiace solo per Raikkonen che -essendo finnico- mi risulta ovviamente simpatico.
saluti ;O)))
credevo di essere una mosca bianca quando tifavo contro la ferrari l'anno scorso e continuerò a farlo , e a volere il male di tutti quelli che mi hanno affossato la cosa più bella che ho (dopo la famiglia e il lavoro si intende) facendola scivolare in serie B.
continua così SEI GRANDISSIMO
Ah dimenticavo ho cambiato carta igienica , adesso uso una carta rosa. Arancia Meccanica 29
Forza MCLAREN ma non solo.
Forza anche tutte le altre scuderie.
E forza anche tutte le auto diverse dalla FIAT.
Forza anche SKODA,UAZ E MOSKVICH.
FANCULO ELKANN
FANCULO MONNEZZEMOLO
Minchia Salvo la Uaz, non me la ricordavo più. ;-)))
sai che in queste cose sono un sentimentale partendo dal pintu sempre diveso anche nei momenti difficili quindi essendo un sentimentale sportivamente parlando non potevo non tifare per la ferrari o per valentino ma dopo calciopoli e dopo l'assenza completa della famiglia agnelli e del suo rampollo luca cagasotto di montezuma non posso che tifare mclaren, per quanto riguarda valentino anche se interista e evasore rimane un grande almeno in pista... per gli altri problemi sono d'accordo con te ma che ci vuoi fare sono un sentimentale ahahahahhaha
Ti voglio bene e quindi aspetterò pazientemente di vederti sguainare la spada da Samurai, non importa quanto tempo ti ci vorrà.
Ma a quel punto sarà stupendo guardarti mentre tagli teste a destra e a manca, magari a cominciare proprio dal patacca... ;-)
La vodafone Mclaren contro la tim Ferrari.
Non ce storia, il mio numero è 349........
Posta un commento