venerdì 19 ottobre 2007

La volpe (ma quando?) e l'uva.


Non dico di aver visto la luce.
Però, siccome conosco molto bene il modo di vedere di chi ha problemi seri agli occhi, posso dire di aver provato l'effetto straordinario che, nella sua semplicità, produce una lente correttiva.
Faccio una premessa fondamentale. Se qualcuno, come dicevo ieri, non trovasse riscontro con la realtà di fronte alle tante figure di merda che il Direttore dispensa nel libro Un calcio nel cuore, ha solo da querelarlo. Mi sa che assisteremo a mesi di calma piatta.
Ci sono novità? Certo, ma non come le intendono i voyeur. Nulla di pruriginoso, almeno per chi ha saputo leggere gli anni passati senza il fardello del sospetto, della dietrologia a tutti i costi e, soprattutto, dell'esaurimento. Ci sono conferme. Tantissime.
Ricordate il famoso fallo sì / fallo no di Iuliano in quel Juve-Inter del 1998? Che bufera scatenò verso Moggi, la Juve, il potere che non cambiava mai a danno degli immacolati ecologisti onesti milanesi?
Bene. Nemmeno un anno dopo, il padrone esaurito e onesto degli esauriti propose a Moggi di andare a lavorare per lui. Se non viene subito, almeno mi dia una mano sul mercato (disse l'onesto). Ci sarebbe da vendere Moriero, che si è un po' "imborghesito " e non rende più come un tempo.
Moggi lo piazza in Inghilterra per una cifra notevolissima, dopodiché chiama Sandro Mazzola per informarlo dell'esito positivo dell'operazione. Volete sapere come finì?
Durante quel breve arco di tempo Moriero, che ha fiutato la situazione, chiede ed ottiene di incontrare direttamente Moratti (saltando a piedi pari il direttore generale Mazzola, come usa nelle squadrette di esauriti con il presidente esaurito). Risultato: rinnovo biennale con l'Inter.
Dice il Direttore che quell'episodio gli confermò il modo di operare degli esauriti, convincendolo ad apprezzare una volta di più la serietà e la professionalità del pianeta Juve.
Dice che la proposta di contratto (quella ricevuta da Moratti per dirigere l'Inter), è custodita gelosamente a casa, nero su bianco. Se Moratti prova a negarlo in maniera esplicita davanti a tutti anziché con mezze frasi non dette (come usano fare gli ometti piccoli piccoli, aggiungo io), glielo sbatte sul muso in televisione.
Che dire? Anche quella volta, l'onesto amico degli onesti ci ha provato (ma come al solito non ci è riuscito). Questa storia non è affatto una novità, come tante altre.
Però ci sono leggende che sono e rimangono tali mentre altre, purtroppo per qualcuno, escono alla luce del sole e diventano realtà.
Se penso al postulato che Moratti sostiene da anni nei confronti di Luciano Moggi, devo dire che l'onesto ecologista mi fa sempre più anguscia*.

Perché io le cose le ho vissute senza inutili fardelli, in questi anni. E senza esaurimento.

*anguscia: termine dialettale delle mie parti (italianizzato per l'occasione). Tipicamente ligure, ma in uso anche nel basso Piemonte.
Cercate su internet. :-)

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