martedì 30 ottobre 2007

Le scosse aumentano.


Il figlio del capitano del Grande Torino (foto, quello piccolo) ha vissuto due tragedie.
La prima, ovviamente, è stata perdere il padre quand'era ancora piccolo nel tragico incidente aereo di Superga.
La seconda, ancora più devastante perché vissuta quand'era già grandicello, è stata diventare interista.
Dopo una carriera da giocatore ed una da dirigente (quand'era d.g. degli esauriti, il suo padrone esaurito chiedeva favori di mercato al Babau Moggi senza nemmeno filarselo, in perfetto stile Onesti), oggi vive una sfavillante esperienza da commentatore TV.
Sabato sera, è stato l'unico in Italia a giudicare da rigore l'episodio Buffon-Zalayeta in Napoli-Juve. Nemmeno le scuse di De Laurentiis ai bianconeri per l'esito fasullo della partita, lo avevano convinto che di quell'episodio ci aveva capito tanto quanto il suo ex presidente esaurito capisce di gestione di un gruppo: un cazzo.
Stamattina, la svolta. Il Napoli forse ricorrerà d'urgenza contro la squalifica di Zalayeta per simulazione, in quanto da una ripresa televisiva non visionata finora, si nota chiaramente che in effetti il centravanti napoletano subisce fallo da Legrottaglie. Ergo, non solo la squalifica è ingiusta, ma il rigore c'era tutto e - concludo io - i gobbi stiano muti e rassegnati nel loro ghetto di penitenti ad honorem.
A questo punto tanti indizi fanno ben più di una prova. La frequenza crescente con la quale questi episodi grotteschi si verificano nella nuova Calciolandia, non vanno interpretati solo come spruzzi di veleno verso la Regina in disgrazia. Credo, piuttosto, che siano il segnale allarmante e allarmato di una situazione dentro la quale nessuno si aspettava di potersi trovare, dopo tutto il bailamme fatto dall'informazione (rosa ma non solo) per dipingere scenari paradisiaci.

Io continuo a rimanere qui ad aspettare. A voi la prossima mossa.
Altro che Moggi.

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